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Referendum sulla giustizia, Buonguerrieri (Fratelli d'Italia): "Ci battiamo in un percorso di coerenza"

“La nostra è una posizione di assoluta coerenza: il referendum è stato proposto da Lega e Radicali, ma a noi non importa il soggetto promotore, ma ciò che conta è valutare l'interesse dell'Italia"

Informare e sensibilizzare i cittadini sul tema del Referendum sulla giustizia - previsto per il 12 giugno – affinché vadano a votare tutti i cittadini e non soltanto gli addetti ai lavori. Con questo spirito martedì sera Fratelli d'Italia Forlì-Cesena ha organizzato un incontro dedicato alla tornata referendaria: nella Sala Randi del Comune di Forlì è intervenuto il senatore Alberto Balboni, vice presidente della Commissione Giustizia, che ha illustrato le posizioni di FdI. Presente all'incontro anche il Sindaco di Forlì, Gianluca Zattini.

Ad introdurlo Alice Buonguerrieri, coordinatore provinciale del partito. “La nostra è una posizione di assoluta coerenza: il referendum è stato proposto da Lega e Radicali, ma a noi non importa il soggetto promotore, ma ciò che conta è valutare l'interesse dell'Italia e degli italiani. In base a questo sosteniamo tre quesiti referendari su cinque, e il nostro no è solo per il quesito sui limiti alla custodia cautelare e per quello sull’abolizione della legge Severino”.

Il senatore Balboni ha spiegato ai presenti l'importanza del tema, di come la giustizia sia centrale nella vita del Paese e di come anche i tempi della giustizia condizionino la vita e l'economia dell'Italia: se fossero paragonabili con la media europea si potrebbero ipotizzare alcuni punti di Pil in più e almeno centomila posti di lavoro. Ma non è tutto: la politicizzazione di una parte della magistratura è preoccupante per il Partito, che è convinto della necessità di una ampia riforma della giustizia.

“In Parlamento Fratelli d'Italia ha depositato emendamenti ancor più decisivi e risolutivi rispetto ai quesiti referendari – conclude Alice Buonguerrieri – Dagli alleati ci aspettiamo coerenza, la stessa che noi stiamo dimostrando in questa campagna referendaria, per migliorare e ammodernare il sistema giudiziario del Paese”. 

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