Cesena è la quinta città "renzissima" d'Italia: il Sì stacca il No di 4.650 voti
Forlì-Cesena è una delle 12 province sulle 103 totali che hanno visto la vittoria del "sì". Dal punto di vista geografico si tratta di un piccolo "cuore verde" a cavallo dell'Appennino tosco-emiliano-romagnolo
IL PD: "VOTO POLITICO"
Commenta Fabrizio Landi, segretario territoriale del Pd cesenate: "Il referendum costituzionale di domenica restituisce un risultato netto e chiaro: il No ha stravinto, comportando le inevitabili ripercussioni sul governo. E' stato infatti un voto che, nel corso delle settimane, ha assunto un carattere squisitamente politico, e squisitamente politici non potevano che essere i contraccolpi. Da questo punto di vista il presidente del Consiglio Renzi è stato assolutamente lineare nell’annunciare le proprie dimissioni, con una riflessione estremamente lucida e coerente. Ancor più alla luce dell’altissima partecipazione alle urne, come da tempo non succedeva nel nostro Paese: un dato che va senza dubbio accolto in modo positivo, perché è sempre un bene quando i cittadini, in modo così massiccio, partecipano attivamente alla vita pubblica".
"Da questo punto di vista il nostro territorio si è dimostrato un laboratorio ad altissima partecipazione - continua Landi -. Cesena, infatti, è risultata essere il comune capoluogo con la più alta affluenza d’Italia, accompagnata da un dato mediamente alto in tutti gli altri Comuni. Ciò significa che in questo territorio non c’è distacco, ma anzi grande voglia di protagonismo da parte dei cittadini, capaci di mettersi in gioco e di dare il proprio apporto. Questo è senza dubbio un valore aggiunto. Va in controtendenza invece il dato sui risultati nei Comuni: si nota un andamento a macchia di leopardo, dove nel Comune capocomprensorio il Sì si afferma in modo netto, con una percentuale solo seconda a Modena in Emilia Romagna, in altri prevale di pochi voti, in altri ancora si registra la vittoria del No".
Sull’analisi di questo andamento il Pd Cesenate, all’interno dei propri organismi dirigenti, aprirà "un’analisi, da cui trarre gli spunti per rilanciare la propria azione politica sul nostro territorio. Ritengo però fin da ora ringraziare tutti i volontari che, nelle ultime settimane, hanno dedicato tempo e passione alla campagna referendaria, esponendo le ragioni favorevoli alla riforma. Il risultato del territorio cesenate, migliore rispetto al dato nazionale, non è stato purtroppo sufficiente, ma rappresenta comunque il riconoscimento di un impegno sano e spontaneo, dettato solo dalla volontà di contribuire a migliorare questo Paese. Un valore aggiunto assolutamente da non disperdere. Il Pd, anche a Cesena, deve riprende il suo percorso di cambiamento, perché è ciò che il Paese chiede, ed è ciò per cui il Pd è nato. Serve certo prendere consapevolezza di un quadro politico notevolmente mutato, ed è ciò che faremo nei prossimi giorni".