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Rc Auto, Bartolini (Fi-Pdl): "120 carrozzieri a rischio chiusura"

È quanto ha dichiarato Luca Bartolini, consigliere regionale del Gruppo FI-PDL, commentando la risoluzione, di cui è estensore e primo firmatario, depositata in Regione dal suo Gruppo

“Nel Decreto legge del Governo denominato ‘Destinazione Italia’ sono state inserite anche disposizioni urgenti per la riduzione dei premi RC auto. Tali disposizioni rendono nei fatti obbligatoria la forma specifica nel risarcimento dei danni ai veicoli, vale a dire far riparare il veicolo incidentato esclusivamente dalle officine di carrozzeria convenzionate con le assicurazioni. Questa soluzione rappresenta l’esatto contrario della liberalizzazione, perché, nei fatti, indirizza il mercato della riparazione verso le carrozzerie convenzionate”. È quanto ha dichiarato Luca Bartolini, consigliere regionale del Gruppo FI-PDL, commentando la risoluzione, di cui è estensore e primo firmatario, depositata in Regione dal suo Gruppo

“Il rischio, pertanto, per quanto riguarda la provincia di Forlì-Cesena, che vengano espulse dal mercato della riparazione la stragrande maggioranza delle oltre 120 carrozzerie presenti, con pesanti ricadute occupazionali, si presenta elevato. Il provvedimento governativo, inoltre, consente alle assicurazioni di vietare la possibilità di cedere al carrozziere, senza il consenso dell’assicuratore tenuto al risarcimento, il diritto al risarcimento dei danni, impedendo all’automobilista di esercitare la libera scelta di farsi riparare l’auto dalla carrozzeria di fiducia. Si tratta di un autentico regalo alla lobby delle assicurazioni, che, in tal modo, possono tener sotto scacco sia i carrozzieri che gli automobilisti”, sottolinea Bartolini.

“Il provvedimento del Governo – ha aggiunto Bartolini – è illiberale, dato che indirizza il mercato della riparazione verso le autofficine e carrozzerie convenzionate con le assicurazioni, e crea un grave conflitto d’interesse in capo alle assicurazioni, che, oltre all’obbligo, previsto dalla legge, di risarcire il danno, hanno ora anche la facoltà di occuparsi direttamente della riparazione. Il diavolo, però, fa le pentole ma non i coperchi: l’obbligo del risarcimento ‘in forma specifica’, infatti, presenta margini di incostituzionalità, dato che sembra distorcere la sentenza della Corte Costituzionale 19 giugno 2009, n. 180 con cui viene confermato che il sistema del risarcimento diretto è facoltativo e che non può e non deve essere considerato e/o utilizzato come se fosse obbligatorio ma piuttosto quale alternativa al sistema tradizionale del risarcimento corrisposto dalla compagnia assicuratrice responsabile. Ho, pertanto, redatto una risoluzione, firmata anche dai colleghi del Gruppo assembleare, per impegnare la Giunta regionale ad attivarsi con urgenza e risolutezza nei confronti del Governo Letta e delle Camere al fine di modificare, in sede di conversione, l’articolo 8 del Decreto legge n. 145/2013 ‘Destinazione Italia’ nella direzione di una maggiore tutela degli interessi dei carrozzieri e degli automobilisti”.

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