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Rivoluzione rifiuti in centro, isola itinerante per il porta a porta. Possibile Cesena: "Pessima idea"

"La data da segnare sul calendario dovrebbe essere qualla del 25 settembre", afferma Strippoli

"L'isola itinerante per il porta a porta in centro storico sembra la peggiore idea che abbia mai avuto questa amministrazione". E' l'opinione di Anna Strippoli, coordinatrice di Possibile Cesena. "La data da segnare sul calendario dovrebbe essere qualla del 25 settembre, quando per gettare i rifiuti ai residenti del centro serviranno documenti e microchip, ma nessun operatore verra a casa a pesare e ritirare il rifiuto, quello indifferenziato per applicare la tariffa puntuale, ma ci si dovra armare di calendario, sveglia e tanta pazienza per recarsi presso una isola mobile - attacca Strippoli -. Non è ancora chiaro precisamente come tutto questo funzionerà. Ne tantomeno orari e percorsi".

Prosegue la coordinatrice di Possibile Cesena: "Noi non abbiamo visto il progetto ne lo studio di fattibilità e non ci sembra sia nemmeno stato testato a campione, ne cosa abbia ispirato questa soluzione. Possiamo quindi fare poche ma puntuali considerazioni. Per noi che crediamo fortemente nella pedonalizzazione delle piazze e delle vie nobili del centro, con fuori (soprattutto) i mezzi pesanti e ingombranti ma anche le troppe auto che ora scorazzzano in lungo e in largo, questa carovana di cassonetti non ci piace e ci preoccupa".

"La tariffa puntuale, se sarà una cosa seria è un bel passo in avanti, che dovrebbe premiare realmente chi ben differenzia (sia che si tratti di attività commerciali e produttive, sia che si tratti di semplici cittadini), quindi quali incentivi e sconti sono previsti? - prosegue Strippoli -. Come sempre assente il coinvolgimento dei cittadini. A noi interessa conoscere le tempistiche e gli obiettivi. Il porta a porta invece arriva in centro storico con un grande ritardo e il progetto sembra una imposizione oltre che un azzardo. Assolutamente non condivisibile la posizione dell'amministeazione che a Cesena non cambia idea sulla "gara" per la gestione dei rifiuti (anche questa in gravissimo ritardo), avvicinandosi a Forlì con una società di gestione in house e con un unico obbiettivo, quello di ridurre i rifiuti inceneriti nella vicina Forlì".

"L'ambientalismo è una cosa seria e non può essere di facciata, i rifiuti sono una cosa seria che possono e devono diventare una risorsa - conclude -. Ci aspettavamo un progetto ambizioso (a dire il vero a vendercelo come tale era stata l'attesa e le promesse dell'amministrazione stessa), ci saremmo aspettati serietà, percorsi virtuosi con i cittadini protagonisti, invece niente. L'ennesima dimostrazione di una totale mancanza di confronto. E vorremmo ricordare che il cittadino paga una super tassa sui servizi e sui rifiuti e che quindi ha certo il dovere di ben differenziare, ma ha anche il "diritto" di ricevere un servizio "funzionale" e "accessibile".

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