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Referendum per andare con Cesena, Bulbi: "Pronto a ascoltare il comitato se mi chiama"

Il sindaco Massimo Bulbi, ha preso la parola in merito alla questione del passaggio del comune di Roncofreddo al comune di Cesena di alcune frazioni

"Né io né alcun assessore dell'amministrazione comunale siamo stati coinvolti né contattati dai rappresentanti del comitato pro-referendum". Il sindaco Massimo Bulbi, ha preso la parola in merito alla questione del passaggio del comune di Roncofreddo al comune di Cesena di alcune frazioni. Illustra il primo cittadino: "Sono venuto a conoscenza della vicenda grazie alla correttezza del sindaco di Cesena Paolo Lucchi il quale mi ha girato una mail firmata dal signor Federico Rossi, che non è residente nel Comune di Roncofreddo, nelle vesti di rappresentante del comitato in cui si chiedeva un incontro a Lucchi per poter capire il percorso da intraprendere per indire il referendum precisando che questo comitato stava raccogliendo firme fra i cittadini".

Aggiunge Bulbi: "Il mio collega Lucchi gli risposto sempre via mail che era opportuno, prima di tutto, incontrare il sindaco di Roncofreddo. Il signor Rossi gli ha risposto con un'altra mail che lo avrebbe fatto nei prossimi giorni. In realtà ciò non è mai avvenuto e anche per questo ho ritenuto giusto e opportuno esprimere queste considerazione solamente dopo aver incontrato il consiglio di frazione e alcuni cittadini che mi chiedevano informazioni a riguardo. L'incontro ha avuto luogo martedi scorso in un consiglio di frazione allargato nel quale come in altre occasioni mi sono state sottoposte le problematiche e le criticità che riguardano il territorio, fra cui la pessima viabilità, la sistemazione dell'ex mulino di Diolaguardia e la pulizia dei parchi. A fine assemblea ho posto la questione del comitato che vuole andare con Cesena e tutti i presenti hanno dichiarato di non farne parte e di non avere quella di andarsene da Roncofreddo fra le loro esigenze".

"Sempre durante il consiglio di frazione allargato mi è stata evidenziata una raccolta firme in corso per sistemare le strade del territorio - prosegue il primo cittadino -. Non solo da sindaco di Roncofreddo, ma prima ancora da presidente della Provincia e in tutta la mia storia politica ho dato molta importanza al confronto e all'ascolto. Da sindaco credo di averla accentuata ancora di più, se è possibile: tant' è che in questo anno ho incontrato insieme ai miei assessori decine di volte in assemblee pubbliche con incontri mirati e i consigli di frazione cittadini, sistema associativo, tutti gli interlocutori e i cittadini che desiderano confrontarsi con me. Naturalmente sono anche pronto a incontrare domani stesso coloro che stanno raccogliendo le firme per andare con Cesena, ma occorre che mi chiamino loro, io non li conosco neppure".

Quanto ancora al tema della partecipazione, aggiunge Bulbi, "abbiamo addirittura modificato il regolamento del consiglio comunale e dei consiglio di frazione per dar loro ancora più forza e legittimità dando voce ai presidenti e invitandoli nei consigli comunali con diritto di parola su tutti gli argomenti. Preciso che anche in queste occasioni nessuno ha mai posto l'esigenza della secessione. E' evidente che chi viene a vivere a Roncofreddo (e siamo sempre di più nel nostro comune), a fronte di un miglioramento della qualità della vita, non potrà mai avere gli stessi servizi che trova in città".

Riguardo specificamente alle strade, prosegue Bulbi, "certamente sono nel giusto coloro che denunciano la loro situazione drammatica dopo gli eventi metereologici da febbraio a maggio. Si tratta di strade provinciali, dove si contano quattro frane nel comune di Roncofredo e  due in quello di Cesena per le quali partiranno i lavori nei prossimi giorni per terminare in autunno, nonostante le note difficoltà finanziarie dell'ente Provincia divenuto di secondo livello. Questi lavori inizieranno anche grazie alla sollecitazione fatta dal sottoscritto e al sindaco Paolo Lucchi alla Provincia".

Relativamente alle strade comunali oggetto di frane, illustra il sindaco, "sono stati appaltati i lavori per sistemazione e messa in sicurezza delle via Rudigliano e Gazzolina  e si stanno cercando finanziamenti per sistemare via Peschiera che necessità di un intervento sostanzioso. Per quel che concerne infine le considerazioni espresse dal signor Odo Rocchi, vorrei replicare che o evidenziano ancora una volta che probabilmente non vive a fondo la vita del paese oppure è in malafed,e perché tutti sanno a Roncofreddo che il dialogo tra amministrazione e cittadini è continuo e non è affatto vero, come dice Rocchi, che non è possibile prendere appuntamento con sindaco e assessori. Al contrario: noi incontriamo decine di cittadini ogni settimana. Quanto alle critiche sul mancato coinvolgimento sul bilancio vorrei precisare che al contrario abbiamo sensibilizzato tutta la cittadinanza attraverso incontri con associazioni e enti con rapporto diretto finanziario col Comune, nonché i presidenti del consiglio di frazione, oltre naturalmente convocando le commissioni consiliari".

Conclude Bulbi: "Il signor Odo Rocchi negli ultimi 25 anni si è candidato tre volte da sindaco, una da vicesindaco, una da vicesindaco a Sogliano promettendo di far tutta la legislatura per poi smentirsi e candidarsi a Roncofreddo, e in tutti questi casi lo ha fatto definendosi come appartenente a una lista civica, salvo poi alle elezioni provinciali candidarsi nelle liste di un partito. Forse ora l'essere preoccupato per quale mai potrà essere la sua prossima candidatura, lo porta a non capire le difficoltà per governare in questo momento i piccoli comuni come Roncofreddo, che hanno pochi dipendenti e quasi nessuna risorsa. Governare venti anni fa era molto più facile, anche se è stato introdotto proprio dalla sua giunta l'autovelox a Gualdo: e se fossero state utilizzate quelle risorse per fare una programmazione strutturale delle tante strade comunali oggi avremo di sicuro meno difficoltà. Da ultimo: ai tempi di Rocchi sindaco, sì che c'erano tante lamentele, perché con lui e la giunta non ci si poteva confrontare, perche' le assemblee non c'erano".

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