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Quartiere Novello, Fabbri: "Perché le banche locali non hanno sostenuto il progetto?"

La Giunta cesenate del padre-"Il padrone del Pd locale Paolo Lucchi sembra quasi vergognarsi del coinvolgimento economico-finanziario di società legate a Franco Caltagirone (noto imprenditore nel settore delle costruzioni)"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

Arriva nel prossimo Consiglio Comunale di Cesena una delibera molto importante: il possibile decollo del primo comparto del nuovo quartiere "Novello" a Cesena. La Giunta cesenate del padre-padrone del Pd locale Paolo Lucchi sembra quasi vergognarsi del coinvolgimento economico-finanziario di società legate a Franco Caltagirone (noto imprenditore nel settore delle costruzioni) e alla Banca Monte dei Paschi di Siena spa. Tutto questo si evince dal fatto che nella mole dei documenti consegnati ai consiglieri comunali per la Commissione Consiliare di domani lunedì 28 settembre in seduta pubblica alle ore 18.30 - più di 100 cartelle fra proposta di delibera e allegati - mai e poi mai si citano esplicitamente i proponenti del Fondo Immobiliare previsto dal Comune di Cesena per far decollare il primo lotto (340 alloggi di "social housing") del Piano di Riqualificazione Urbana denominato "Novello" (è l'area di ben 27 ettari del vecchio mercato ortofrutticolo della città).

Infatti dietro a "Fabrica Immobiliare" spa (vincitrice della gara pubblica per la selezione di una Società di Gestione del Risparmio deputata alla gestione di un Fondo Immobiliare riservato ad investitori qualificati) ci sono Franco Caltagirone e la Banca dei Monte dei Paschi di Siena. Il problema è che tutti i possibili investitori qualificati cesenati - e cioè gli istituti bancari locali - non hanno dato il loro supporto all'iniziativa economica sugli investimenti del nuovo quartiere.

Alcune domande meriterebbero risposte immediate da parte dei nostri amministratori pubblici. Come mai le banche locali (in primis la Cassa di Risparmio di Cesena, leader fra tutti i soggetti creditizi locali, che inizialmente aveva dato le proprie disponibilità ad entrare nel Fondo Immobiliare) non hanno partecipato a questo progetto? Non volevano forse essere coinvolte in affari con questi partner? Per la verità la Banca di Cesena Credito Cooperativo si è dimostrata interessata al Fondo Immobiliare del Quartiere "Novello", mettendo a disposizione però una quota irrisoria (0,5 milioni di euro) rispetto a quella necessaria. In assenza di disponibilità finanziarie delle banche locali, è stata fatta richiesta alla Cassa Deposito e Prestiti di Roma di un intervento molto consistente: 42,7 milioni di euro.
 

Davide Fabbri - ex consigliere comunale di Cesena

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