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Turismo, la Lega: "Nessun incentivo alle strutture che ospitano immigrati clandestini"

I contributi regionali, a parere dei consiglieri del Carroccio, devono quindi “finanziare esclusivamente” quelle aziende “singole o associate che con la propria attività contribuiscono allo sviluppo e alla qualificazione dell'offerta turistica emiliano romagnola”

Escludere dagli incentivi regionali destinati alle imprese che operano nel settore turistico-alberghiero “gli imprenditori o soggetti privati che non fanno del turismo il vero scopo della loro attività, ospitando nelle proprie strutture decine di immigrati clandestini con il solo intento di accedere ai fondi che lo Stato elargisce per far fronte alla loro accoglienza”. E’ questo l’obiettivo di un progetto di legge presentato dal Gruppo della Lega nord (primo firmatario Massimiliano Pompignoli) che va a modificare alcune disposizioni della legge 40 del 2002, "Norme regionali in materia di contributi al settore turistico e alle attività ricettive”, ponendo limitazioni all’erogazione di contributi, "in modo da tutelare e premiare" coloro "che promuovono il comparto turistico regionale attraverso lo sviluppo e la riqualificazione delle proprie strutture alberghiere", a discapito di chi, al contrario, si legge sempre nella relazione al progetto di legge, “svaluta la potenzialità ricettiva delle strutture danneggiando l'immagine di tutto il comparto”.

I contributi regionali, a parere dei consiglieri del Carroccio, devono quindi “finanziare esclusivamente” quelle aziende “singole o associate che con la propria attività contribuiscono allo sviluppo e alla qualificazione dell'offerta turistica emiliano romagnola”. Il testo è composto da tre articoli, di cui il primo “circoscrive prima di tutto la categoria dei soggetti beneficiari dei contributi regionali andando ad estromettere quegli imprenditori alberghieri che hanno fatto ricorso a fonti pubbliche di reddito assistito, ospitando extracomunitari nelle proprie strutture”. L’articolo 2, “entrando più nel dettaglio dei criteri e delle finalità del progetto di legge, fissa dei paletti al meccanismo di agevolazione creditizia regionale imponendo specifici requisiti per i soggetti beneficiari del contributo, il cui fatturato o ricavato degli ultimi cinque anni deve essere integralmente derivato da forme di attività turistica”. Infine, all’articolo 3, la norma finanziaria.

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