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Novello, Valletta (Cesena Siamo Noi): "Non vorremmo una vicenda simile al Foro Annonario"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

"Nel prossimo consiglio comunale verrà approvata la delibera che porta alla realizzazione del comparto Novello. L’opera porterà alla costruzione di circa 340 unità residenziali, in media di 96 mq, e di un'area commerciale, ad oggi, destinata a 44 unità commerciali di 155 mq, salvo diverse suddivisioni future, al momento non pianificate, che riservino parti più ampie alla grande distribuzione. La lottizzazione ammonterà a 53 milioni di euro, in parte di denaro pubblico (Comune di Cesena per 10 milioni di euro e Cassa Depositi e Prestiti per oltre 40 milioni, non è chiaro se a fondo perduto o da restituire) e sarà gestita da una società di intermediazione finanziaria, la Fabrica SGR Spa, facente capo a Monte Paschi Siena e alla famiglia di immobiliaristi Caltagirone, negli ultimi anni al centro di numerose inchieste.

Si parla interamente di “housing sociale”, con prezzi calmierati ma verosimilmente non molto diversi da quelli di mercato. Va chiarito infatti che non si tratta affatto di “edilizia popolare”, da sempre strumento principale rivolto alle fasce più deboli e previsto per l'area dal Piano Regolatore. Negli ultimi anni e con i diversi governi, l'housing sociale è stato destinatario della maggior parte dei contributi pubblici, accompagnato da una campagna mediatica, spesso fuorviante, che lo presenta come intervento salvifico a scapito di strumenti più incisivi per affrontare una sempre più grave emergenza abitativa e ad un numero sempre più alto di persone che rischia di non poter accedere, o di perdere, il diritto primario dell'abitare, andando ad ingrossare le liste d'attesa per l'assegnazione della case popolari. 

Il progetto sarebbe stato certamente valido se realizzato 10 anni fa, nel periodo in cui la città aveva “bisogno” di nuovi immobili. Si sarebbero create le basi per ridurre il consumo di suolo e fornito strumenti tesi a calmierare il prezzo degli immobili. Non pare giustificabile invece in un momento in cui il settore immobiliare continua la sua crisi ultrapluriennale, specialmente in una città che ha 3500 immobili sfitti, in cui è già in corso lo sviluppo del vicino comparto immobiliare Europa, oltre ad una futura disponibilità di 80 alloggi per studenti nel Campus che, con l'Università, la Giunta si è impegnata a realizzare. L' incremento demografico è inoltre stazionario dal 2013, come la percentuale di stranieri (9%). Cosa se ne fa allora una città, che oltretutto si dichiara “green&smart”, di questo nuovo gigante immobiliare? A chi serve questo cantiere? Se in futuro gli obiettivi prefissati sul comparto Novello non dovessero realizzarsi – con gli immobili invenduti o non locati, cosa ne sarà di quell’area e chi pagherà il prezzo dell'operazione?

Il grado di rischio per questo investimento è alto e la collettività (nella figura del Comune) si vedrà costretta a spendere 2 milioni, per l’acquisto di terreni di terzi e oneri di urbanizzazione, poi conferiti, assieme agli altri terreni di proprietà Comunale, per un valore attorno ai 10 Milioni di Euro. E’ altresì un’operazione gravata da alti costi di gestione da parte del Fondo Gestore, che si riserva anche il diritto di attribuzione degli alloggi insieme alla vendita, locazione e amministrazione dell'operazione, mettendo così il comune in stato di subalternità. Come si può tollerare che un pezzo di territorio venga ceduto in questo modo?

Non vorremmo si prospettasse una vicenda simile al Foro Annonario, operazione poco lungimirante, di cui la città sta ancora sostenendo inutili costi urbanistici e sociali. Si tratta di un insuccesso evidente, di recente confermato dalla stessa Foro Gest che, in seguito ad un'interpellanza consiliare, ha dichiarato di avere allo studio “un piano di rilancio che prevede ulteriori interventi sulla struttura e la ricomposizione dei locatari, con l’obiettivo di ripristinare... lo stesso tipo di offerta preesistente la ristrutturazione”. Anche per il Novello dovremo assistere alla necessità di prevedere piani di rilancio e tentativi per tornare alla precedente situazione? Il diritto alla casa è una priorità a cui far fronte con misure adeguate ed efficaci. Nell'operazione Novello molti sono gli elementi che fanno pensare si tratti di un'aggressione al territorio che rischia di non risolvere il problema, ma di aprire nuove voragini nelle casse pubbliche, nuove generazioni di non luoghi. Si tratta di investimento in termini di benessere e buon vivere per la città di Cesena o di speculazione? Ci sembra necessario chiarire".

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