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Progetto Montefiore, Pompignoli (Lega) presenta un'interrogazione in Regione

Lo afferma il consigliere regionale della Lega Nord, Massimiliano Pompignoli che, sul tema ha rivolto un’interrogazione alla Giunta regionale.

“Del nuovo progetto della caserma dei Carabinieri di Cesena, fortemente sponsorizzato dalla Giunta Lucchi, che sarà realizzata ex novo da Conad nell’ambito del ‘Programma Integrato di Intervento Montefiore’, è già stato detto molto, ma non abbastanza. Anche di questo intervento, infatti, come di altri del recente passato, la città conosce poco, rischiando di trovarsi, a cose fatte, con una sgradita sorpresa”. Lo afferma il consigliere regionale della Lega Nord, Massimiliano Pompignoli che, sul tema ha rivolto un’interrogazione alla Giunta regionale.

“Grazie agli escamotage strumentali tirati fuori dall'amministrazione comunale per legittimare la scelta dell’ubicazione della nuova caserma, non sono state fatte sufficienti riflessioni sulle consistenti ricadute negative che un’operazione come quella concordata tra Conad e Giunta produrrà sulla rete commerciale non soltanto del centro urbano (già pesantemente compromessa, come riferisce quotidianamente la stampa locale) ma anche dei quartieri e dei piccoli centri limitrofi - aggiunge Pompignoli -. E’ la stessa Conad che palesa questo scenario, quando in una lettera al sindaco di Cesena, datata 27 dicembre 2013, rileva il proprio preminente obiettivo di ‘contrastare….le azioni di potenziamento del Romagna Center…’ con una ‘grande struttura alimentare (ampliamento dell’attuale), diverse medie strutture del settore non alimentare e una pluralità di esercizi di vicinato’, che attireranno clientela da Cesena e dall’hinterland, con le conseguenze che tutti possiamo immaginare".

"La rete commerciale a conduzione famigliare difficilmente potrà competere con un colosso che, oltretutto, non si trova in un’area lontana dai centri abitati, ma a due passi dal centro storico cesenate - aggiunge Pompignoli -. Un’operazione economico/commerciale, quindi, che ben vale l’edificazione di una caserma che, tra l’altro, rende ancora più appetibile affittare uffici o negozi in un comparto già così ben servito di parcheggi praticamente gratuiti, viabilità e servizi di trasporto pubblico. Altro aspetto che rimane in sospeso, inoltre, è quello delle ricadute, non ancora chiare, che questa consistente variante avrà sulla futura pianificazione urbanistica della città, su cui inciderà pesantemente. Insomma, la presentazione del progetto come di un nuovo fiore all’occhiello per Cesena e il ‘rilevante interesse pubblico’ dell’opera, portato a giustificazione dell’operazione di scambio caserma/variante urbanistica, non convincono".

"Non convince soprattutto la parte svolta dall’amministrazione comunale, che sembra seguire percorsi con tappe già segnate - aggiunge l'esponente del Carroccio -. Parte da questi e da altri presupposti, un’interrogazione che ho presentato alla Giunta regionale, a cui chiedo di fare chiarezza, tra l’altro, sulla congruità della programmazione urbanistico/commerciale e delle prassi tecniche e amministrative seguite con le normative vigenti. Non è indifferente ricordare, a fronte di tutta questa operazione, che nella passata legislatura il sindaco Lucchi aveva escluso, come provato da più articoli di stampa, nuovi insediamenti a Cesena della grande distribuzione commerciale, a cui può essere assimilato un ampliamento delle dimensioni previste da questo progetto. Un proposito mai smentito. E’ evidente che, anche in questo caso, le buone intenzioni del sindaco sono solo propaganda.”

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