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Progetto Liberale contro Icarus: "Danni certi al commercio"

"Come abbiamo detto più volte ci pare che il sistema Icarus si stia dimostrando un costoso e largamente inutile apparato, responsabile di danni certi e avvolto in una nube di dati incerti"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

Come abbiamo detto più volte ci pare che il sistema Icarus si stia dimostrando un costoso e largamente inutile apparato, responsabile di danni certi e avvolto in una nube di dati incerti. I nostri dubbi sull’utilità del sistema, sulla sua efficacia e sui suoi effetti sembrano confermati dalle notizie di questi giorni. Uno studio della Confcommercio oggi infatti certifica come l’istallazione del sistema abbia sortito un effetto chiaramente negativo sul commercio nel centro storico, un risultato largamente previsto da molti, noi compresi, ma negato dall’amministrazione che asseriva che anzi ci sarebbe stato un incremento delle vendite.

Dall’altro lato l’amministrazione comunale continua a diffondere dati, sulla attività di Icarus, parziali, contraddittori e confusi. Apparentemente c’è ancora un’enorme differenza tra le contravvenzioni erogate e coloro che realmente pagano la multa, mentre ci sarebbe una altissima percentuale di contestazioni e ricorsi. Tanti ricorsi nonostante l’attività di controllo manuale sulle rilevazioni durata settimane e che ha coinvolto un numero imprecisato di personale, con costi aggiuntivi non quantificati. Anche la proposta di usare i proventi di Icarus per rendere gratuite le prime due ore di sosta al Bufalini ci pare non essere giustificata dai conteggi sugli incassi reali di Icarus. Innanzi tutto infatti c’è da contare che l’apparato deve ammortizzare i suoi costi, che sono di oltre 360 mila euro solo per l’attrezzatura, più una cifra non nota riguardo alla sua messa a punto, alla compilazione delle liste di veicoli autorizzati, andate avanti per mesi, nonché i costi di personale per i controlli “manuali” delle segnalazioni

 Icarus poi deve anche coprire i propri costi di gestione e manutenzione. Infine occorrerebbe quantificare i costi legali per l’ente locale a seguito della valanga di ricorsi che sembra essere provocata da Icarus. In nessuno dei conteggi che l’amministrazione ha reso pubblici viene fatto il minimo accenno a tali costi. Anche sugli incassi la confusione è massima e non ci pare chiaro nemmeno se l’amministrazione abbia una reale padronanza di questi dati. Ci sembra piuttosto che al momento Icarus serva soprattutto a mettere a bilancio entrate “virtuali” che potranno solo coprire costi “virtuali” di natura elettoralistica, ma di scarsa utilità concreta. Anche dal punto di vista di traffico e inquinamento l’investimento non sembra giustificato dato che la quantità di veicoli autorizzati che transitano in centro è comunque largamente superiore a quella dei non autorizzati.

Stefano Angeli e Ugo Vandelli, Progetto Liberale (per la civica)

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