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Progetto Liberale chiede di "rivedere radicalmente il progetto di sviluppo della città"

"Il comune deve tornare a fare l’arbitro, imparziale e severo, e non più il giocatore per il quale spesso non valgono le regole che invece valgono per gli altri competitori". E' quanto sostengono Stefano Angeli e Ugo Vandelli, di Progetto Liberale

"Il comune deve tornare a fare l’arbitro, imparziale e severo, e non più il giocatore per il quale spesso non valgono le regole che invece valgono per gli altri competitori". E' quanto sostengono Stefano Angeli e Ugo Vandelli, di Progetto Liberale, intervenendo nella vicenda relativa al crack Sapro. "Le vicende attuali confermano la necessità, oggi finalmente chiesta da più parti, di rivedere completamente le modalità di gestione della cosa pubblica, anche a livello locale", affermano Angeli e Vandelli.

Gli esponenti di Progetto Liberale sostengono che "occorre rivedere radicalmente il progetto di sviluppo della città fino ad oggi praticato. Riteniamo infatti che l’ente locale debba rinunciare definitivamente ad intervenire in maniera diretta nel mercato e nella gestione di attività che non gli spettano, come il settore immobiliare. Il comune deve tornare a fare l’arbitro, imparziale e severo, e non più il giocatore per il quale spesso non valgono le regole che invece valgono per gli altri competitori. L’amministrazione pubblica deve tornare a controllare per conto del cittadino e a difenderne gli interessi, mentre il tessuto imprenditoriale deve poter riprendere la strada dello sviluppo, magari aiutato da una drastica riduzione della burocrazia e delle imposte locali".

Per Angeli e Vandelli, "ol comune non deve più impegnarsi direttamente a gestire affari che spesso si sono poi rivelati clamorosamente disastrosi per il contribuente. Per questo abbiamo proposto all’amministrazione comunale di Polo Lucchi di mettere in vendita le partecipazioni azionarie delle società partecipate, anche per recuperare le risorse  necessarie ad alleviare la pressione fiscale su imprese e cittadini. Ribadiamo che di fronte all’obiezione che oggi non sarebbe un buon momento per vendere rispondiamo che non è neppure un buon momento per aumentare la pressione fiscale, come sembra invece accadere  già oggi con l’introduzione della Tares o nel prossimo futuro con la revisione degli estimi catastali".

"Se l’amministrazione Lucchi deciderà di non agire in questa direzione allora ci attrezzeremo per proporre ai cittadini di Cesena una alternativa liberale che abbia alla sua base proprio questo programma di sviluppo della città - concludono -. Una alternativa anche all’inattività ed ignavia di una opposizione di centrodestra che è stata per anni totalmente invisibile ed inesistente e che spera solo nel traino nazionale dei partiti per trovare consensi".

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