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Progetto di invaso a Bagno di Romagna, il sindaco risponde alla minoranza

L'amministrazione comunale risponde all’interrogazione consiliare del gruppo di minoranza “Insieme per il Futuro” sul progetto di invaso soprastante Bagno di Romagna

L'amministrazione comunale risponde all’interrogazione consiliare del gruppo di minoranza “Insieme per il Futuro” sul progetto di invaso soprastante Bagno di Romagna.

"Ci pare in primo luogo necessario - scrive il sindaco Marco Baccini - premettere un aspetto metodologico per noi fondamentale, che pare sfuggire invece in maniera peraltro vistosa dall’impianto dell’interrogazione di riferimento. Riteniamo infatti che chiunque si trovi ad amministrare una comunità debba affrontare i temi più strategici cercando di costruire le migliori opportunità per lo sviluppo economico e sociale del territorio, senza limitarsi a decisioni di convenienza immediata, ma con il coraggio di affrontare scelte difficili, rischiose, accompagnando i cittadini nella comprensione delle stesse e degli effetti che produrranno per le generazioni future. Il tema della disponibilità della risorsa idrica, connesso al cambiamento climatico ed all’evolversi dell’economia, rappresenta sicuramente un tema strategico, i cui impatti, negativi e positivi, si produrranno fra qualche decina di anni in funzione a come verrà gestito oggi".

"Le conseguenze di questa gestione, in relazione alle decisioni che verranno assunte, saranno determinanti per la sussistenza della popolazione e dell’economia del nostro territorio. Basti pensare anche solo all’economia rurale. Ora, premesso questo doveroso preambolo, ribadiamo la posizione che avevamo espresso in sede di campagna elettorale, che consiste nella necessità di verificare ogni singolo aspetto – progettuale, gestionale, di efficienza e impatto sul territorio – prima di poter esprimere una posizione netta al riguardo. Ad oggi, così come ha espresso il Presidente di Romagna Acque Tonino Bernabé, non esiste alcun progetto definitivo né tantomeno decisioni assunte, ma solo opzioni che vengono valutate per poter migliorare la disponibilità della risorsa idrica futura. Certamente, al Vostro pari, riteniamo che sia una questione sensibile, prime fra tutte le possibili interferenze con il bacino delle acque termali, ma non riteniamo di dover prendere pozioni aprioristiche, non fondate su dettagli tecnici ma solo sulla opportunità di cavalcare e accendere le sensibilità di una parte della cittadinanza".

"Sul punto, infatti, non condividiamo l’assunto della Vostra interrogazione, con il quale sostenete che la realizzazione di un invaso non è “necessaria agli scopi annunciati” (ovvero quelli di garantire maggior disponibilità di acqua per i decenni futuri). Vorremmo sapere su quali studi tecnici e competenti avete basato queste asserzioni. Né che sia “in contrasto con la vocazione turistica della zona”. Al riguardo, il caso di Ridracoli, nel nostro stesso Comune dovrebbe essere così vicino e sufficiente a smentire la considerazione. Alla luce di tutto quanto sopra, ribadiamo quindi la nostra preoccupazione, legittima e ragionevole, ma prima di esprimerci su un tema così fondamentale strategico per il futuro della nostra Comunità, attendiamo di conoscere, se e quando ci saranno, gli studi tecnici e scientifici che si esprimano sulla necessità/non necessità di stoccaggio di acqua, sulla necessità/non necessità di un invaso nel nostro territorio, sugli effetti che ciò produrrà, sull’eventuale progetto tecnico, sull’indotto economico generato, nonché studi dettagliati sull’impatto sulle acque termali. A quel punto, sarà il Consiglio Comunale ad esprimersi a seguito di un confronto partecipato, nell’ambito del quale ognuno potrà assumere le proprie decisioni assumendosene le responsabilità per se stesso e per le generazioni future".

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