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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Privatizzazione della fiera nel mirino del M5S: "Prima rilanciata e poi svenduta a poco?"

E' la richiesta che pone Massimiliano Iacovella, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle

Macfrut, marchio di proprietà di Cesena Fiera è stato rilanciato nella sede riminese, i padiglioni della fiera di Cesena, grazie a quel rilancio, sono stati ammodernati ed è stato avviato un rilancio dell'intera struttura fieristica, perché allora il prezzo di vendita, in vista della privatizzazione dell'ente fieristico, non deve tenere conto di questo aumento di valore? E' la richiesta che pone Massimiliano Iacovella, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle.

Riepiloga Iacovella: “Prima ci hanno raccontato che MacFrut (che genera il 78% del fatturato di Cesena Fiera Spa, partecipata del Comune di Cesena) non poteva più essere ospitato nei fatiscenti padiglioni anni '70 di Pievesestina, che per coglierne le potenzialità doveva spiccare il volo in strutture più moderne e ricettive. Poi ci hanno raccontato del successo ottenuto con lo spostamento a Rimini del MacFrut ( +80% area espositiva venduta; +30% espositori di cui il 23% esteri; +33% i visitatori totali (38.000); +50% i visitatori esteri. Questo ha permesso di incrementare il fatturato della Fiera, dato che Cesena Fiera nel 2014 fatturava 3 milioni di euro con un utile netto di 1500 euro, nel 2016 il fatturato si attesterà sui 4,6 milioni di euro con un utile atteso superiore ai 124.000 euro dello scorso anno”.

E continua: “Poi ci hanno raccontato che l'indotto della Fiera sarebbe rimasto a Cesena, con accordi con taxisti per portare la gente dagli alberghi di Cesena in fiera a Rimini. I Cesenati possono sicuramente testimoniare il mirabolante indotto prodotto su Cesena. Poi ci hanno detto che i padiglioni fatiscenti andavano ristrutturati, e quindi hanno investito, attraverso la Fiera, 3.400.000 euro per ammodernarla. Ora che hai rilanciato il fatturato, ammodernato la struttura, fatto un restyling generale vi aspettereste che MacFrut tornasse nella sua sede naturale, Pievesestina, pronto a sfruttare i nuovi locali e il rilancio del marchio per generare indotto sul nostro territorio. Ecco, magari un altra volta! Fatto tutto questo la nostra lungimirante e brillante amministrazione comunale cosa fa? Vende ai privati”.

E proprio quest'operazione viene contestata: “Adesso ha i locali nuovi, il fatturato è cresciuto del 50%, chissà che bell'incasso per il Comune. Non sarà così, perchè è stato incaricato un perito, scelto tra 7 con il criterio dell'offerta più vantaggiosa, che ha scelto di valutare la Fiera in modo prudenziale, con metodo patrimoniale. In sostanza il valore che si determina dalla perizia equivale al patrimonio della Spa in questo momento. Perchè l'Assessore al Bilancio non ha ritenuto di far fare una seconda perizia, per confrontare come si fa quando si chiedono dei "preventivi"?”

Sintetizza Iacovella: “In pratica hai "ceduto" di fatto il MacFrut, hai investito oltre 3 milioni in ristrutturazione, hai portato il fatturato da 3 a 4,5 milioni e vendi a privati quasi il 60% del tuo capitale per 1,7 milioni. Come quello che acquista un rudere per 300.000 euro , lo ristruttura, lo mette a norma, ci fa la piscina in giardino spendendo 700.000 euro in lavori e materiali e poi lo rivende a lavori finiti a 400.000 euro. Signori, questi sono gli affari che fa il PD! Fareste amministrare il vostro condominio da questi signori?”

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