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Primo giorno di scuola, Lattuca (Pd): "Ricordare Oddo Biasini"

"Con una lucidissima ricostruzione dei giorni della nascita del secondo liceo della città, gli stessi giorni della liberazione di Cesena, Biasini riusciva a sintetizzare la capacità dei cesenati di ripartire dagli aspetti più materiali della vita quotidiana"

"Ragazzi, siate ribelli e non accettate le cose come sono. Cambiate questo mondo, è lì che vi aspetta. Da queste aule escono le persone che ci salveranno dalla crisi e ricostruiranno l'Italia".

"Con queste parole - scrive l'on. Enzo Lattuca - il Ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza ha inaugurato l’anno scolastico al liceo Socrate di Roma il 12 settembre scorso. Difficile per la comunità cesenate e per le sue scuole trovare un augurio migliore nel nuovo primo giorno di scuola. Il futuro del nostro Paese dipenderà dalla voglia dei giovani di cambiare il mondo e dalla capacità della scuola di non fallire la propria missione educativa. Riflettendo sulle dichiarazioni del Ministro il mio pensiero è andato al discorso pronunciato, ormai vent’anni fa, dall’on. Oddo Biasini in occasione del cinquantenario del liceo scientifico “A. Righi”".

"Con una lucidissima ricostruzione dei giorni della nascita del secondo liceo della città, gli stessi giorni della liberazione di Cesena, Biasini riusciva a sintetizzare la capacità dei cesenati di ripartire dagli aspetti più materiali della vita quotidiana sapendo allo stesso tempo guardare lontano. Quella comunità, stremata e distrutta dalle “meridiane di morte”, seppe allora risorgere tenendo insieme “il piano materiale e quello spirituale, cioè politico civile e morale” e solo così riuscì a sanare le lacerazioni, a guarire le ferite, a rinsaldare gli spiriti della società cesenate. La storia di quella scuola, come di tutte le nostre scuole, non può essere considerata estranea rispetto a quella della stessa città. Scuola e comunità vivono e crescono insieme nel presente. Scuola e comunità vivano e crescano insieme nel futuro! Scuola e comunità, un nesso inscindibile che veniva così descritto in quel dotto intervento “Una comunità di cittadini affida alla scuola il giovane perché ne sia garantito lo sviluppo della persona, la formazione culturale, morale e civile, sul fondamento dei valori della democrazia e dei doveri che ne conseguono”".

"Sono passati già quattro anni da quando Oddo Biasini se ne è andato lasciando un vuoto in chi gli è stato vicino e in tutta la città. Partigiano, insegnante, preside, segretario di partito, più volte Sottosegretario alla Pubblica istruzione e Ministro dei Beni culturali, ha dedicato la sua vita a servire la Repubblica italiana. Lo ha fatto con il medesimo rigore morale così a scuola come nelle istituzioni. Lo ha fatto rendendo onore alla nobile arte della politica e alla sobria onestà dei cesenati. Ora è forse giunto il tempo, per la sua città, di ricordarlo come merita. Questa non vuole essere altro che una modesta proposta, nel rispetto dell’autonomia di tutte le istituzioni. Penso che per Cesena, il miglior modo per celebrare il ricordo dell’On. Oddo Biasini sia quello di avere una scuola che porti per sempre il suo nome".

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