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Il Pd verso le primarie: chi sono, come la pensano e che futuro vogliono i tre candidati

Il Partito Democratico si avvicina alle primarie per la scelta del segretario del partito. Le posizioni e le differenze tra i tre candidati nelle interviste di CesenaToday

Nel Cesenate la mozione Michele Emiliano è rappresentata da  Mariangela Barbone, esponente del Pd di San Mauro Pascoli e Gatteo.

Mancano pochi giorni al voto delle primarie per la scelta del segretario, che Pd sarà se vince Emiliano?
"Sarà un PD che vuole ridare nuovo slancio alla partecipazione alla vita politica e sociale non solo degli iscritti al PD, ma di tutti i cittadini che si sentono esclusi e lontani dalle scelte che riguardano il loro presente ed il loro futuro". 

Quali sono i punti qualificanti del candidato da Lei sostenuto?
"Ha presentato una proposta di programma aperto alla società, il vero punto di partenza di un processo di ampia partecipazione: non ci può essere vita politica senza partecipazione, a tutti i livelli. Ha ricollocato i diritti sociali e civili e il bene comune al centro di un nuovo discorso sulla democrazia e sulla cittadinanza: non ci può essere un Paese unito e coeso senza che vengano ricucite le ferite, affrontante le disuguaglianze e le troppe ingiustizie sociali".

Quali sono i principali limiti ed errori che addebita agli altri candidati?
"In qualità di segretario del PD, credo che Renzi si sia dimenticato spesso di avere una base rappresentata dai circoli, espressione del territorio nazionale e delle sue istanze".

Quanti votanti prevede nel nostro territorio domenica?
"Non so quantificare, ma temo che la partecipazione non sarà come quella delle ultime primarie, e comunque riguarderà principalmente gli iscritti PD. Questo sia a causa del giorno scelto, il 30 aprile, a ridosso del primo maggio, ma anche per un percepito disinteresse come se le primarie fossero un "affare" esclusivo del PD, quando in realtà sono un mezzo di espressione democratica rivolto a tutti".

Dopo queste primarie, cosa si augura e prevede per il Governo Gentiloni?
"Mi auguro che il senso di responsabilità dei tre candidati faccia proseguire senza inciampi il lavoro del Governo Gentiloni fino alla fine naturale della legislatura. Non ci possiamo permettere una crisi di Governo, per l'Italia ma anche per lo stesso PD".

Dopo queste primarie, ci saranno effetti locali sul partito e sulle amministrazioni locali?
"Non credo. C'è voglia di unità e coesione da parte degli iscritti, indipendente dalla mozione sostenuta nei congressi. E d'altronde non ci sono alternative se si vuole mantenere in vita il PD".

Dopo queste primarie, su cosa dovrà lavorare principalmente il nuovo segretario del Pd?
"In primo luogo, ricreare unità e senso di appartenenza al PD. E' importante la partecipazione e il confronto nei circoli che devono essere aperti anche ai non iscritti, a chi vuol dire la sua anche in termini critici. Soprattutto il futuro segretario deve impegnarsi seriamente affinché il lavoro torni ad essere un diritto e non un favore concesso da industriali e manager. Il lavoro deve essere garantito, tutelato e adeguatamente remunerato. Il PD deve essere un partito in cui i lavoratori possono credere ancora".

Un ultimo appello al voto agli iscritti e agli elettori del Pd  
"Le primarie sono un luogo importante di partecipazione che dobbiamo sfruttare in quanto cittadini di un Paese democratico che ci dà questa opportunità. Cedere al disinteresse o alla delusione non aiuterà questo partito, e la sua classe dirigente, a fare realmente il bene del nostro Paese. Noi siamo la loro bussola per indicare una direzione".

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