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Primarie Pd, Renzi a Cesena: "Ricandidato perché non mi accontento di vivere nella palude"

Bordate ai grillini, auguri a Bersani e un invito a non perdere mai speranza e orgoglio di essere italiani. Questo, in sintesi, l'intervento di Matteo Renzi al Teatro Verdi

Bordate ai grillini, auguri a Bersani e un invito a non perdere mai speranza e orgoglio di essere italiani. Questo, in sintesi, l'intervento di Matteo Renzi al Teatro Verdi organizzato dal comitato che lo sostiene a nuovo segretario del Partito in vista dello sprint finale delle Primarie del Pd (si voterà il 30 aprile). Il Comitato (composto da Paolo Lucchi, Fabrizio Landi, Damiano Zoffoli, Lia Montalti, Simona Benedetti e Niccolò Giacobbi) è voluto ripartire dal Teatro Verdi, dove il 4 aprile del 2011 un Renzi, ancora sindaco di Firenze, venne a presentare il suo libro "Fuori" . 

"Ripartiamo da qui non per azzerare quello che ha fatto l'ex presidente del Consiglio in questi sei anni - ha precisato il sindaco Paolo Lucchi - ma perché quell'incontro aprì la strada a un periodo di grande popolarità e buone riforme. Anzi se posso aggiungere qualcosa - ha continuato Lucchi - da quando al governo non c'è più siamo ancora più orgogliosi di quello che è riuscito a fare come presidente".  Mattatore come sempre, Renzi ha preso la parola scherzando col pubblico e reggendo il palco da vero protagonista. 

TERRORISMO - Ha iniziato parlando di terrorismo, collegandosi agli ultimi fatti di Parigi, dicendo che è importante non lasciarsi sopraffare dalla paura e che l'Italia, in Europa, può dire la sua anche su questo tema. L'Italia non deve solo rispettare le regole che le impongono ma anche far valere i propri principi, la propria cultura e aprire delle discussioni di fondamentale importanza per il futuro dei nostri figli. Deve giocare un ruolo attivo e non subalterno. 

VACCINI - "Prima di entrare qui ho incontrato una mamma che non è del Pd - ha detto Renzi . ma che, da mamma coscienziosa, si è fatta portatrice di una petizione sul vaccino obbligatorio al nido che in poco tempo ha raccolto migliaia di firme. E' giusto che la politica non ignori richieste come quelle di Alice Pignatti e le faccia diventare legge. Perché noi crediamo fermamente nella scienza non nei pregiudizi antiscientifici. Noi abbiamo questo brutto vizio: ci fidiamo dei medici, non dei comici di Genova". 

BORDATE CONTRO I GRILLINI - "C'è una deputata che addirittura crede alle sirene. Non alle sirene delle ambulanze...ma a quelle che hanno un corpo di pesce con una testa di donna. Ecco una così, una che pensa queste cose, fa la parlamentare e noi la paghiamo. Noi abbiamo la brutta abitudine di fidarci della scienza, dei medici - ha ribadito Renzi - e non crediamo né alle scie chimiche né alla teoria dei complotti. Vogliamo parlare del reddito di cittadinanza? Ecco non ho mai sentito una proposta peggiore. L'obiettivo della politica, secondo me, è creare posti di lavoro non assistenzialismo. E' vero, anche noi, nel periodo in cui siamo stati al governo, siamo riusciti a creare solo 927 mila posti di lavoro e invece avremmo voluto fare molto di più. Però va detto che quelli prima di noi che di posti ne avevano promessi un milione, hanno mantenuto la parola sì, ma con un meno davanti. Allora bisogna insistere. Cercare la via giusta. Essere costruttivi, non distruttivi o rinunciare in partenza. E' più bello cambiare, anche se si fa più fatica, che protestare". 

PIERLUIGI BERSANI - "A chi se n'è andato dal partito cosa volete che dica? Posso dire "buon lavoro, auguri". Chi resta deve sapere che si lavora uniti. Chiunque vinca anche da queste primarie deve avere il sostegno degli altri candidati, non attacchi. Cerchiamo di imparare dagli errori commessi in passato".

VOLEVO ABBANDONARE LA POLITICA  - "Dopo il referendum, mel giro di 24 ore ho perso tutto: presidenza del consiglio e segreteria del Pd. Avevo perso e volevo smettere con la politica, ma ho ricevuto tanti sms, messaggi personali, che mi hanno convinto ad andare avanti. Mi hanno scritto che non era un buon atteggiamento ritirarsi alla prima sconfitta e che non potevo dimettermi da cittadino italiano. E così mi sono rimesso in gioco perchè non mi accontento di vivere nella palude, di vivacchiare. Politica, secondo me, non è sistemare poltrone, ma portare avanti con gusto e passione i nostri valori e proiettarli nel futuro. Non votate per me, votate per l'Italia". 

Commenta la visita di Renzi il sottosegretario Sandro Gozi: "Il passaggio di Matteo Renzi in Romagna e in particolare a Forlì e Cesena rappresenta un grande segnale per il nostro territorio. La visita al centro salesiano di Forlì, l'incontro pubblico al teatro Verdi, e poi la tappa di Faenza testimoniano l'attenzione di Renzi verso le tante realtà di una terra che accetta le sfide della modernità senza dimenticare l'inclusione degli ultimi e l'impegno civico. La proposta politica di Matteo Renzi resta a mio avviso quella migliore per rilanciare il Pd, una forza di sinistra riformista che non si accontenta della palude e non si piega ai populismi. A Cesena, come in Italia e in Europa. Soprattutto in Europa: come lo stesso Renzi ha detto sul palco del Verdi a Cesena, è all'interno dell'Unione Europea che si giocherà la partita più importante. Per questi motivi, sarà ancora più importante la tappa di Bruxelles della sua campagna per le primarie (28 aprile) che stiamo organizzando e che vogliamo di successo per dimostrare che con Matteo Renzi possiamo avere un Pd forte e un'Italia forte per cambiare l'Europa.

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