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Primarie Pd, i "big" dei democratici cesenati sostengono Bonaccini

I big del Partito Democratico di Cesena si schierano con Stefano Bonaccini, segretario regionale del Pd, che mercoledì ha sciolto le riserve per la sua corsa alle primarie che dovranno scegliere il candidato per la Regione

I big del Partito Democratico di Cesena si schierano con Stefano Bonaccini, segretario regionale del Pd, che mercoledì ha sciolto le riserve per la sua corsa alle primarie che dovranno scegliere il candidato del centro-sinistra per la presidenza della Regione Emilia-Romagna. Il sostegno arriva da amministratori e politici di tutto il territorio, in primis Paolo Lucchi, sindaco di Cesena nonché figura di maggior potere all'interno del Pd cesenate.

“Siamo certi che Stefano Bonaccini abbia il dna per incarnare questa sfida. Lo pensiamo perché lo conosciamo bene, perché in questi anni abbiamo sempre potuto contare sulla sua disponibilità per il territorio cesenate, sulla sua capacità di unire le esigenze dei territori con le scelte politiche regionali e l'agire del Governo di centrosinistra. La sua tenacia ha consentito, lo scorso 16 maggio, di organizzare la straordinaria presenza di Matteo Renzi a Cesena. Come ha giustamente rimarcato lui stesso, la candidatura di Bonaccini nasce per dar vita ad un progetto  capace di “guardare avanti e non al passato”. Il progetto di cui abbiamo bisogno e che vogliamo sostenere”. E' quanto scrivono in una lettera aperta i sostenitori di Bonaccini.

Firmano il sostegno sei sindaci e tutta la giunta di Cesena, col sindaco Lucchi in testa. Ecco i firmatari: Alberto Alessandri (assessore San Mauro Pascoli), Carlo Battistini (vicesindaco di Cesena), Ermes Battistini (Sindaco di Longiano), Simona Benedetti (assessore Cesena), Massimo Bulbi (Sindaco di Roncofreddo e Presidente della Provincia), Massimo Ciappini (vicesindaco di Longiano), Nicola Della Pasqua (vicesindaco di Savignano sul Rubicone), Tommaso Dionigi (assessore Cesena), Luciana Garbuglia (Sindaco di San Mauro Pascoli), Matteo Gozzoli (capogruppo PD Cesenatico), Enzo Lattuca (parlamentare PD), Paolo Lucchi (Sindaco di Cesena), Maura Miserocchi (assessore Cesena), Fabio Molari (Sindaco di Montiano), Lia Montalti (assessore Cesena), Orazio Moretti (assessore Cesena), Cristina Nicoletti (vicesindaco di San Mauro Pascoli), Leopoldo Raffoni (capogruppo PD Gatteo), Roberto Sanulli (sindaco di Gambettola), Federico Sensi (vicesindaco di Verghereto).
 
Dice la lettera: “Ora, crediamo si debba cominciare a fare ciò che chi proviene da queste parti è portato a fare naturalmente: lavorare per immaginare questo territorio nei prossimi anni e aprire le porte del Partito Democratico, per rendere questa casa - la più grande casa del centrosinistra in Italia e in Europa - capace di affrontare le sfide del presente, costruendo il futuro. E’ proprio così, del resto, che le donne e gli uomini del Partito Democratico cesenate hanno affrontato le recenti elezioni amministrative, che hanno avuto un risultato straordinario. Sia per i consensi ottenuti, sia per la dimostrata capacità di progettare lo sviluppo delle comunità locali, realizzando un profondo rinnovamento nei consigli comunali e nelle giunte delle nostre città”.

“Avvertiamo il peso e l’onore di questo momento. Ma, ancora una volta, vogliamo scegliere di esserci, ricordando, innanzitutto, come la nostra sia una delle Regioni meglio amministrate in Italia ed in Europa, dove da sempre è possibile ottenere servizi (sanitari, sociali, scolastici, ambientali,culturali) di alto livello, e dove lo sviluppo economico e la sostenibilità sono a livelli di eccellenza in Europa; un territorio dove si sta affrontando la crisi economica con la volontà di non lasciare indietro nessuno e senza sottovalutare che la nostra coesione sociale è determinata, soprattutto, dal nostro sistema di piccole e medie imprese, che va sempre sostenuto. Sappiamo bene che anche qui sarà necessario disegnare, nei prossimi anni, un profondo cambiamento: dovremo pensare ad un modello regionale di avanguardia, che possa anche anticipare la stagione di riforme nazionali ed europee. Noi pensiamo che per costruire un nuovo volto all’Emilia-Romagna serva solidità ed esperienza, grande conoscenza dei territori e volontà di affrontare i problemi determinati da questa sfiancante crisi economica, a cominciare dalla disoccupazione”.

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