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Primarie Pd, la sfida è anche per la nuova assemblea nazionale: per Bonaccini tre candidati del Cesenate

I candidati di riferimento del territorio cesenate per Stefano Bonaccini saranno Francesca Lucchi, Filippo Giovannini e Angela Giunchi

Dopo il voto dei giorni scorsi nei circoli del Pd cesenate, si arriva ora alla fase finale del percorso congressuale che porterà, domenica 26 febbraio, alla scelta del nuovo Segretario nazionale. Nella giornata di ieri, giovedì 23 febbraio, è scaduto il termine per la presentazione delle liste per l’elezione dei prossimi membri dell’Assemblea nazionale del partito. Liste collegate ai due candidati: Stefano Bonaccini ed Elly Schlein.

La lista dei candidati all’Assemblea nazionale del Partito Democratico, collegata al nome di Stefano Bonaccini, per il territorio forlivese-cesenate-riminese, è formata dalle seguenti persone: Francesca Lucchi, Daniele Morelli, Flavia Cattani, Jacopo Zanotti, Alice Parma, Filippo Giovannini, Angela Giunchi, Enrico Monti e Maria Macheda. I candidati di riferimento del territorio cesenate saranno dunque tre. Nel dettaglio: Francesca Lucchi, Assessora alla sostenibilità ambientale e Progetti Europei del Comune di Cesena; Filippo Giovannini, Sindaco del Comune di Savignano sul Rubicone; e Angela Giunchi, Consigliera comunale a Cesena.

Questo il commento del comitato cesenate che appoggia Stefano Bonaccini per la Segreteria del Pd: "Partecipi alle comunità di riferimento e attenti al territorio, così i candidati e le candidate cesenati rappresentano l’energia popolare che serve al Partito Democratico. Un partito nato per dare rappresentanza all’Italia del lavoro e per promuovere lo sviluppo economico, la coesione sociale e la sostenibilità ambientale. Un grande partito di sinistra e popolare, riformista e plurale, a cui dobbiamo dare nuovo slancio. Infatti oggi ci ritroviamo più deboli proprio nel momento in cui abbiamo il Governo più marcatamente di destra che la l’Italia abbia conosciuto. Ridare forza al PD non è dunque un fatto che riguarda solo noi, ma la qualità stessa della democrazia. Serve un’opposizione forte e governante, che accanto ad ogni “no” sappia sempre indicare una controproposta migliore e che non si rifugi mai nella protesta e nella testimonianza. II PD deve tornare a fare il PD, fino in fondo. Con una nuova agenda politica e una nuova classe dirigente. L’unica alleanza che siamo chiamati a costruire oggi è con i cittadini, perché non ci sarà alcuna alternativa possibile e credibile di centrosinistra senza un PD più grande e più robusto. E perché noi torneremo al governo del Paese solo con il voto degli elettori".

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