Il Pri è cacciato dalle giunte di destra e sinistra. E' successo in riviera a Cesenatico e nelle colline di Roncofreddo tutto in pochi mesi. Prima la cacciata di Bruna Righi nella giunta rivierasca di destra e poi di Simona Amadori nella giunta di sinistra. Proprio quest'ultimo caso fa salire sulle barricate Luigi di Placido, il segretario repubblicano che punta il dito contro il Pd: “Se questo è il modo di fare, un'alleanza con loro sarà impossibile a qualsiasi livello”. E lascia intravedere lavori in corso in vista delle elezioni. E' in fase di definizione un nuovo polo che strizza l'occhio a Pli, Udc e Futuro e Libertà con l'obiettivo di andare oltre alle sigle partitiche.

L'Edera non risparmia critiche al sindaco di Roncofreddo Cedioli, firmatario dell'epurazione ”a sorpresa” del vice. Simona Amadori nega che il problema siano state le assenze: “Ho saltato 2 consigli comunali in tre anni e 25 riunioni di giunta su 134, esattamente come l’assessore Dario Onofri”. Rincara la dose di Placido che ha affilato i denti snocciolando i nomi di chi avrebbe “lavorato” per la cacciata: “L’assessore al bilancio, di Rifondazione comunista, ha anche scritto su Facebook “o lei o io” e altre frasi sgradevoli e il sindaco ha acconsentito al suo diktat, visto che lei vuole le primarie di coalizione ovunque tranne che a Roncofreddo”.

Secondo il segretario, il sindaco Cedioli avrebbe ceduto al “diktat” di Nadia Paganelli, mai citata per nome. Il motivo del gesto non è stato palesato ma fatto capire. Si tratterebbe di un escamotage squisitamente politico per eliminare un'avversaria in caso di primarie di coalizione. E invece "Simona Amadori sarà il candidato sindaco dei repubblicani" e degli alleati.