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Potere al Popolo: "Il nostro un progetto di rottura, dagli altri lista del miracolo"

"Quel che manca è un progetto di rottura e avanzamento basato sull’uguaglianza. Ed è esattamente quello che ci proponiamo di fare"

"Ogni partito in questo frangente tira fuori la solita lista del miracolo, salvo poi una volta insediatosi disattenderla bellamente. Continuando a tutelare sempre gli interessi gli stessi". E' l'attacco dell'avvocato Rosaria Valenti, Candidata consigliera regionale  per Potere al Popolo.

"Quel che manca è un progetto di rottura e avanzamento basato sull’uguaglianza. Ed è esattamente quello che ci proponiamo di fare, anche qui, pretendiamo di ridisegnare le fondamenta.Dalle nostre assemblee, locali e regionali, costruiamo e radichiamo un sistema contro quello pensato e portato avanti dal PD con la complicità del M5S e la falsa opposizione della Lega e di tutti i satelliti che per puro opportunismo gli gravitano intorno.Le nostre sono proposte concrete e soprattutto realizzabili, che toccano tanti punti delle nostre vite. Ogni giorno, le nostre rivendicazioni parlano agli esclusi dal sistema e ai traditi. Parlano non solo del sistema clientelare del PD ma anche di Lega e 5 Stelle, che urlano pubblicamente contro i poteri forti salvo poi piegarsi supinamente allineandosi velocemente.Abbiamo constatato che queste regionali, sono state pensate come una cena per pochi intimi, in cui i mezzi di informazione hanno fatto la loro parte, trasformandola in una lotta tra finti colossi PD e Lega. Certo che soni finti colossi, perché il vero colosso è il partito dell’astensionismo, di questo nessuno vuole parlarne, perché in realtà metterebbe a nudo il fallimento politico portato avanti dai “colossi” ad oggi. Noi portiamo avanti rivendicazioni studiate anche come processo di fattibilità di investimenti".

"Partendo dal  salario minimo di 9 euro all'ora comee criterio indispensabile per aziende, cooperative e cordate che vogliano partecipare a qualsiasi appalto in regione.Perché la logica di privatizzazioni ha trasformato i diritti in lusso e i cittadini in clienti.Intendiamo rimettere al centro istituzioni pubbliche forti, inchiodando gli imprenditori alle proprie responsabilità. Pretendiamo un welfare pubblico, fermandone la dismissione e proiettato  alla reinternalizzazione  dei servizi. Poi l'abolizione della legge urbanistica. Perché incentiva il consumo di suolo e la speculazione immobiliare. Non ci serve altro cemento ma riconversione dell’esistente.In questa regione le opere in cantiere devono essere quelle per un trasporto pubblico razionale e popolare. Dello sviluppo dell’edilizia residenziale pubblica e della riqualificazione pubblica dell’esistente, affinché sia garantito il diritto all’abitare". 

"Non è altro che un ulteriore tassello dello smantellamento del servizio pubblico sanitario e scolastico. Questa è la secessione dei ricchi contro gli sfruttati, gli emarginati, gli esclusi da un reddito decente, dai processi decisionali. La trasformazione dei servizi pubblici smantellati e usati come cassa di finanziamenti ai mercati privati.  La regionalizzazione della sanità come della scuola non ha fatto altro che spostare finanziamenti pubblici nelle tasche dei privati, questo ha portato allo scempio di questi servizi che è sotto gli occhi di tutti".

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