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Possibile: "La disabilità non sia mai una discriminante a scuola"

"La disabilità non sia mai una discriminante. "Discriminazione" é una parola che non ci piace, che ci piace ancora meno se viene accostata alla nostra città"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

La disabilità non sia mai una discriminante. "Discriminazione" é una parola che non ci piace, che ci piace ancora meno se viene accostata alla nostra città, una parola che siamo certi dia molto fastidio anche al nostro Sindaco e all'Assessore ai Servizi per le persone.  Per questo non vogliamo e non possiamo sorvolare sull'appello lanciato alla città (riportato qualche giorno fa sulla stampa locale) dalla famiglia di una ragazzina affetta da "DSA" (disturbi nell'apprendimento che interessano alcune abilità specifiche come le attività di lettura, scrittura e calcolo, che possono rendere difficile la vita a scuola se non aiutati nella maniera corretta) che ha vissuto un anno scolastico tortuoso, "discriminata nel percorso di studio al liceo" e che probabilmente con il nuovo anno scolastico alle porte "cambierà di nuovo scuola".

Di poche settimane fa le segnalazioni e la preoccupazioni espresse da Sinistra Italiana sull'accesso ai centri estivi da parte dei bambini e ragazzi con disabilità. Ancora prima l'interpellanza di Libera Cesena (centro-destra) sugli "interventi effettuati a favore dei disabili e per l'eliminazione delle barriere architettoniche".  Tre indizi fanno quasi sempre una prova, per questo riteniamo assolutamente fondamentale mettere tematiche importanti come "minori" e "disabilità", che evidentemente coinvolgono in maniera bipartisan da sinistra a destra gran parte della politica della nostra città, in evidenza nell'agenda politica e nel bilancio comunale del prossimo anno.

Chiediamo a Sindaco e Assessore di interessarsi al caso specifico di quella ragazzina, cercare di capire le problematiche e se siano stati attivati idonei strumenti didattici e tecnologici di tipo compensativo e misure dispensative come previsto anche dalla Legge 170 del 2010. Ma non solo, di coinvolgere di più e meglio gli istituti e gli insegnanti in percorsi virtuosismi che vadano oltre l'ordinario. Servono sicuramente maggiore sensibilità e maggiori investimenti per vere politiche sociali di integrazione, di accessibilità, di adattabilità e di vivibilità della nostra città.  

Dal 2009 c'é in Comune un "gruppo di lavoro per il superamento delle barriere architettoniche” ? Diamogli maggiore visibilità e sostanza.  Ci sono stati studi e analisi per una "Cesena Accessibile" con il coinvolgimento degli studenti dell'Istituto Tecnico per Geometri ? Confrontiamoci e ascoltiamoli. La bellezza della politica é proprio nella capacità di prendersi cura della città e dei cittadini che la vivono, in modo particolare di chi la vive con disabilità.

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