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Il Popolo delle Famiglia si mobilita anche a Cesena in vista delle elezioni

Oltre i banchetti, il Popolo delle Famiglia annuncia una serie di eventi in città: infatti il 14 gennaio a Palazzo del Capitano sarà presente il fondatore Mario Adinolfi, che presenterà il suo libro “O Capiamo o Moriamo”

Un altro partito, in previsione delle elezioni politiche di primavera del prossimo anno, tenta di radicarsi nel tessuto connettivo della città, in particolare rivolgendosi al mondo cattolico e a coloro che hanno a cuore la famiglia tradizionale che temono venga messa in discussione dalle legge promulgate durante questa legislatura. Si tratta del circolo de "Il Partito delle Famiglie", che ufficialmente è nato lo scorso gennaio, e che ha preannunciato due mesi di mobilitazione e di contatto con i cittadini con un banchetto a Cesena in corso Mazzini tutte le mattine di sabato e domenica presso la galleria Urtoller, e a Cesenatico solo di sabato, lungo il porto canale nella piazzetta antistante l'ex pescheria.

Presidente del circolo, infatti le sedi locali si definiscono così, di Cesena è Massimo Pistoia, che si presenta anche candidato alle elezioni, e vice presidente Marco Zani. “Attualmente - dice Pierluigi Marchi membro organizzativo - al circolo aderiscono otto soci con circa venti simpatizzanti. Ma credo che molti siano vicini a noi perchè in occasione dei due Family Day abbiamo  riempito più pullman da Cesena per Roma". Oltre i banchetti, il Popolo delle Famiglia annuncia una serie di eventi in città: infatti il 14 gennaio a Palazzo del Capitano sarà presente il fondatore Mario Adinolfi, che presenterà il suo libro “O Capiamo o Moriamo”, un volumetto di facile lettura di duecento pagine in cui tocca i temi più scottanti della realtà di oggi tra gli altri eugenetica, gender, questione demografica. A febbraio, in data ancora da definire, verrà a Cesena per un incontro pubblico Gianfranco Amato, presidente dei “Giuristi per la Vita” e segretario del partito, mentre il tre marzo sarà la volta di Mirko De Carli, referente del partito e candidato alle elezioni politiche.

“Abbiamo fondato il circolo – dice Massimo Pistoia – non tanto come politici perchè nessuno di noi lo è, quanto come genitori che vogliamo che i nostri figli crescano secondo i principi della famiglia tradizionale che per noi non deroga da padre, madre e figli. Inoltre riteniamo che sia indispensabile che il governo, ma anche a livello locale, questa venga incentivata ed aiutata, mentre in realtà si dice tanto, ma la famiglia,  quella in cui noi crediamo, viene bistrattata”. “Noi viviamo con un nemico il peggiore di sempre - dice Mirko De Carli, referente nazionale de Il Popolo della Famiglia - ed è il consumismo materialista. Ormai nelle famiglie non si parla più tra loro perchè tutti tesi ad avere qualcosa su cui sfogare le nostre frustrazioni. Il sistema politico - economico oggi in vigore in Italia ruota sul consumo esasperato fine a se stesso e che genera sempre nuove richieste. Noi chiediamo che si torni  a dare attenzione  alla famiglia tradizionale, quella canonica composta da un uomo, una donna e i figli. Siamo assolutamente contrari alle unioni civili, che non sono altro che matrimoni nascosti, all'aborto, alle teorie gender e all'immigrazione massificata e senza controllo”.

“Per la famiglia, tra le tante cose che chiediamo come la fine o almeno la limitazione del lavoro domenicale in particolare quello femminile ma non solo - continua De Carli - proponiamo un reddito di mille euro per ogni madre, fino al compimento del terzo anno del piccolo,  in modo che possa fare la 'mamma' e stare a casa prendendosi cura del nuovo arrivato, poi una misura decrescente di tassazione in base al numero dei figli fino a non pagare nulla dai tre in su. Se procediamo di questo passo, con un tasso di natalità tra i più bassi al mondo, corriamo il rischio di andare a prendere i cittadini all'estero snaturando in un paio di generazioni il popolo italiano. In tutti i casi il tre per cento per il nostro partito alle prossime elezioni politiche è raggiungibile e superabile. Saremo in parlamento con oltre venti tra senatori e parlamentari, noi non facciamo alleanze, in questo siamo simili al Movimento 5 Stelle, dialoghiamo con tutti, per noi non c'è più destra o sinistra, ma sia ben chiaro che avranno i nostri voti solo se si metterà mano alle unioni civili, si controllerà l'immigrazione selvaggia, si attuerà il reddito di maternità e si proteggerà la famiglia tradizionale tanto da un punto sociale quanto economico”.

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