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Popolari per Cesena: "Siamo in guerra, per noi solo economica. Aiutare l'Ucraina in tutti i modi possibili"

"Si tratta di una guerra che mette amici contro amici, parenti contro parenti, fratelli contro fratelli, cristiani contro cristiani attraverso l’uso delle armi l’uno contro l’altro"

"Non abbiamo ancora concluso una guerra iniziata due anni fa con il Coronavirus che ci ritroviamo una nuova guerra in casa. Non ce ne accorgiamo molto, solo perché non sentiamo la deflagrazione delle bombe e il crepitio delle armi, ma siamo in Guerra! Per noi, per fortuna al momento solo economica, ma che richiederà a ciascuno di noi un caro prezzo. Chi sta invece pagando il vero prezzo di una guerra in sofferenza, dolore, morte e distruzione, è un paese europeo amico: l’Ucraina". Lo affermano in una nota i Popolari per Cesena.  

"Si tratta di una guerra che mette amici contro amici, parenti contro parenti, fratelli contro fratelli, cristiani contro cristiani attraverso l’uso delle armi l’uno contro l’altro.  Ma attenzione, questa non è una scaramuccia fra paesi confinati per una disputa di territori. E’ una deliberata aggressione di un paese, a guida autoritaria, contro una libera democrazia e alla sua pacifica capacità di autodeterminazione. Quindi è anche un attacco diretto ai valori che sono base di tutto il sistema democratico occidentale. Ecco perché è una guerra che riguarda ciascuno di noi! Non ci sentiamo però ostili al popolo russo, con il quale condividiamo la stessa storia culturale e la stessa religione, e con il quale speriamo presto di riprendere rapporti di fratellanza, ma non possiamo non condannare le scelte politiche della loro dirigenza".

"Noi, Popolari per Cesena - prosegue la nota - crediamo fermamente nelle parole del Santo Padre che ci hanno ricordato:” Le armi non sono mai una soluzione. Al contrario, possono solo provocare guerra e violenza, dolore e morte … Non dimentichiamolo: la guerra è una follia”. Concordiamo e ribadiamo i contenuti dell’articolo 11 della nostra Costituzione: “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Per questo la nostra richiesta non può che essere quella di immediata cessazione delle operazioni di guerra e di ritorno nelle sedi del confronto politico e diplomatico. Perché si possa giungere a questo però, dobbiamo in questo momento essere solidali e di concreto supporto ai nostri amici Ucraini in tutti i modi possibili. L’organizzazione degli aiuti da Cesena è partita fin da subito ed è in evoluzione per trovare soluzioni più dirette ed efficaci possibili in questa emergenza. L’Amministrazione comunale in collaborazione con Caritas diocesana, il Centro Pace, Agenzia avventista ADRA, l’Associazione Vincenzo De Paoli e l’Esarcato Apostolico per i fedeli cattolici ucraini stanno sostenendo una raccolta farmaci per fronteggiare le gravi conseguenze umanitarie e sanitarie nei luoghi del conflitto, oltre a promuovere le tre principali raccolte fondi da parte di Croce rossa insieme a Unicef e UNHCR, da parte di ADRA e da parte della Caritas Cesena- Sarsina. L’Amministrazione è pronta, inoltre, ad accogliere i profughi che nei prossimi giorni giungeranno a Cesena. Attraverso il coordinamento con la Prefettura, si cercherà di ricongiungere i profughi ai familiari abitanti a Cesena e se ne ospiteranno altri nei centri di accoglienza in allestimento per l’emergenza sul nostro territorio. Il Comune si è anche attivato al fine di dare tutte le informazioni e l’assistenza ai residenti di Cesena che stanno ospitando o hanno in previsione di ospitare profughi ucraini. Per informazioni indichiamo di seguito il link che rimanda al sito del comune con le iniziative di solidarietà in atto https://www.comune.cesena.fc.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/49207".

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