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Fabbri: "Lucchi vuole fare l'assessore regionale". E il sindaco: "Se me lo chiedessero, rifiuterei"

Botta e risposta tra Davide Fabbri, esponente politico che si candida a sindaco con la sua lista civica 'Cesena in Comune' e il sindaco Paolo Lucchi

Botta e risposta tra Davide Fabbri, esponente politico che si candida a sindaco con la sua lista civica 'Cesena in Comune' e il sindaco Paolo Lucchi. All'annuncio di Lucchi del suo sostegno alla ricandidatura di Stefano Bonaccini per la presidenza della Regione, Fabbri a stretto giro ha commentato che il sostegno sarebbe finalizzato ad avere un posto nella futura giunta regionale come assessore alla sanità. Un intervento politico che Lucchi definisce “un'ossessione che sfiora la patologia”.

Ha scritto Fabbri: “L'oramai ex sindaco di Cesena Paolo Lucchi è molto ambizioso e ha un grande sogno: fare l'Assessore regionale alla Sanità nella nuova Giunta di Bonaccini. Tutto quello che sta combinando sull'affare "nuovo ospedale a Cesena" ha finalità ben chiare”. Si parte quindi con un dibattito politico di tipo elettorale, dal momento che secondo Fabbri Lucchi “vorrebbe andare a gestire l'80% delle risorse economiche della Regione. Un sogno ovviamente che rimarrà in un cassetto polveroso, dato che il PD alle prossime elezioni regionali verrà sonoramente sconfitto”. E conclude: “Dopo tutti i danni che ha combinato con le due sindacature a Cesena desidera andare nel 2019 in Regione, con un ruolo strategico e di potere”. Davide Fabbri lo bolla come “un politico senz'anima, che non chiede alla politica qualcosa di importante, cioè il cambiamento, la passione, l'impegno, il progetto: gli chiede solo carriera e gestione del potere”.

A strettissimo giro la replica del sindaco: “Ognuno di noi ha qualche innocua ossessione; quando si tratta di piccole manie, nessuno ci fa caso; quando invece l'ossessione pare sfiorare la patologia, allora ci si può anche preoccupare. Accade, purtroppo, per Davide Fabbri, il quale è ossessionato non da un oggetto o da un'abitudine, ma da una persona: il sottoscritto. Infatti ormai da molti anni gli capita di dedicarmi molte delle sue uscite stampa e dei post. Io me ne sono fatto una ragione ma, dopo la sua ultima uscita (quella secondo la quale la mia sfrenata ambizione mi porterebbe a far di tutto pur di divenire assessore regionale alla sanità), mi permetto di dargli due notizie”.

Continua quindi la sua nota: “La prima: quando tra maggio e giugno smetterò di essere Sindaco di Cesena, concluderò definitivamente ogni esperienza politico/amministrativa. Come sanno i miei famigliari, gli amici, ma anche tutti coloro che me lo hanno chiesto in questi mesi (cosa che Davide si è ben guardato dal fare, poichè è sempre più facile parlare male degli altri, accusandoli di complotti e misteri, piuttosto che guardare in faccia la realtà e le persone), tornerò al mio lavoro. Questa fase di impegno che ho sempre definito "pro tempore", per me è proprio "pro tempore". Ciò significa che non correrò per diventare assessore regionale e che, anche se mi fosse chiesto, rifiuterei la proposta. Punto”.

Ed ancora: “La seconda: tra maggio e giugno Davide dovrà quindi cercarsi, che gli piaccia o meno, una nuova ossessione. Potrebbe iniziare a prepararsi psicologicamente già in questi mesi dedicando, da candidato Sindaco qual è, una parte del tempo che sino ad ora ha riversato su di me, a spiegare cosa pensi del futuro della nostra città. Perchè a forza di parlare di complotti, obiettivi personali, privilegi, il privilegio più grande se lo sta prendendo proprio lui, comportandosi come certi politici degli anni '70 che parlavano e straparlavano degli altri, per non dire mai cosa pensassero in realtà dei problemi che avrebbero dovuto affrontare. Ritrova serenità Davide! Tu starai meglio ed eviterai di ricordare coloro che tempo fa ti piacevano poco e che oggi, senza rendertene conto, stai scimmiottando”.

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