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Il P.O.C. si accompagni ad un'attenta riflessione sul territorio

Sin da marzo 2011, in piena fase post-alluvione, abbiamo messo in evidenza come le zone che vanno da via Cesenatico a via Canale Bonificazione e, allo stesso modo, il territorio tutt'ora occupato dal quartiere Santa Teresa

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

Sin da marzo 2011, in piena fase post-alluvione, abbiamo messo in evidenza come le zone che vanno da via Cesenatico a via Canale Bonificazione e, allo stesso modo, il territorio tutt'ora occupato dal quartiere Santa Teresa e, parzialmente, dal quartiere Madonnina siano le aree maggiormente soggette a possibili allagamenti in quanto si trovano all'interno di una conca nella quale l'eventuale esondazione delle acque consorziali tenderebbe a ristagnare senza grandi possibilità di deflusso. Sul lato sinistro del canale Vena l'urbanizzazione ormai è avvenuta decenni or sono e pertanto dobbiamo fare i conti con un tessuto urbano che rimarrà tale per molto tempo.

Al contrario sul lato destro del canale Vena, guardando in direzione di via Canale Bonificazione, è ancora possibile scongiurare alcune errate scelte urbanistiche sfruttando l'attuale fase di stesura del piano operativo comunale, atto che la nuova amministrazione ha colto come prioritario all'inizio del suo mandato. Infatti non è ammissibile favorire un'edificazione massiccia in zone che sono state certificate dagli enti preposti come soggette ad eventi alluvionali. Parimenti già da molti anni vaste aree, ora interessate da una possibile cementificazione, sono note per essere depositarie di materiale archeologico che potrebbe ancora produrre diverse sorprese di grande importanza storica.

In tal senso i nostri amministratori, visto che il P.S.C. non ha saputo cogliere le peculiarità più importanti da salvaguardare pertinenti il nostro territorio,  dovrebbero limitare fortemente la capacità edificatoria nelle aree sulle quali sussistano criticità di carattere idrogeologico e nelle zone di interesse archeologico e paesaggistico. Riteniamo che una buona soluzione possa essere la creazione di una vasta area verde adibita a parco che da un lato preservi la zona dalla speculazione edilizia sempre incombente sulle nostre campagne e dall'altro diventi una sorta di zona di rispetto nei confronti di possibili eventi alluvionali. In tal ottica non si può comunque non rilevare che il destino urbanistico dei terreni in esame sia fortemente correlato ai lavori di ripristino/potenziamento/revisione dei canali consorziali e del by-pass di Zadina che confidiamo la nuova amministrazione sappia correttamente promuovere ed indirizzare per il bene di Cesenatico e dei suoi abitanti. Parimenti i problemi derivanti dal cattivo funzionamento del depuratore avranno un peso certamente non irrilevante dato che i miasmi da esso provenienti stanno letteralmente asfissiando mezza Cesenatico. Axel Famiglini, segretario comunale del P.L.I. Cesenatico

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