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Pnrr locale, a Cesena non replicabile lo schema nazionale: "Nessuna proposta dai partiti di opposizione"

“Gli altri partiti si ritrovano al ristorante con i loro leader nazionali per fare le cene di autofinanziamento, noi mettiamo a tavola a mangiare ogni sera centinaia di persone alla Festa dell'Unità"

“Gli altri partiti si ritrovano al ristorante con i loro leader nazionali per fare le cene di autofinanziamento, noi mettiamo a tavola a mangiare ogni sera centinaia di persone alla Festa dell'Unità grazie all'apporto dei volontari. La differenza tra noi e loro sta anche in queste cose qui”, è la prima punzecchiatura politica del sindaco Enzo Lattuca durante la tradizionale intervista pubblica dei media locali al sindaco e alla giunta alla festa dell'Unità al parco Frutipapalina di Sant’Egidio. Non solo dibattiti politici, la festa del Partito Democratico ha portato in media circa mille persone a sera per sette giorni. 

Nella lunga discussione tutta incentrata sul Piano cesenate da sostenere con i fondi europei del Pnrr (i progetti presentati nella serata pubblica ammontano a 53 milioni di euro) il sindaco si apre alle proposte dell'opposizione, ma è scettico: “Non vedo sforzi dell'opposizione nel fare proposte, ma noi apriamo a tutti gli interlocutori per valutare tutte le idee, anche se questo non significa automaticamente essere d'accordo”. Insomma, non pare replicabile a Cesena una 'grande coalizione' almeno sui temi del Pnrr secondo lo schema del governo nazionale attualmente sostenuto da tutte le forze politiche maggiori ad esclusione di Fratelli d'Italia, che ha elaborato il Piano nazionale. Aggiunge Lattuca: “Non mi sorprendo però, è anche nel gioco delle parti politiche che l'opposizione debba fare protesta”.

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Nelle parti più politiche il sindaco alza la voce, ricevendo gli applausi della platea della festa del Pd, quando ha duramente criticato l'uccisione di un immigrato da parte dell'assessore della Lega Massimo Adriatici, a Voghera, o quando ha difeso la scelta di esibire la bandiera della Ong 'Mediterranea' in ufficio, anche ora che l'organizzazione contesta il Pd per le sue scelte in politica estera in Libia. “Quella bandiera l'ho ricevuta nei primi giorni del mio mandato da un gruppo di giovani, al di là della politica estera per me rappresenta chi va in mare a salvare gente che annega”. All'attacco anche della Lega, quando dice che il ballottaggio nel 2019 a Cesena non è stato un merito locale degli esponenti politici di centro-destra, ma è arrivata solo perché “a livello nazionale la Lega aveva in quel momento un'esplosione di voti”.

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