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"La riduzione dell'indebitamento rappresenta sicuramente un'ulteriore notizia positiva anche se effettivamente il consistente impegno finanziario relativo alla costruzione del polo scolastico di Villamarina appare oltremodo gravoso"

"E' stato recentemente approvato dal Consiglio comunale il bilancio consuntivo 2012 caratterizzato da un passivo di 241 mila euro. In generale non riteniamo che il disavanzo sia stato determinato da una cattiva gestione delle finanze pubbliche quanto piuttosto da una problematica eredità debitoria e patrimoniale e da eventi economico-finanziari congiunturali, come, ad esempio, la pluriennale decrescita economica in corso ed il contenzioso in atto tra Stato e Comune relativo ad Imu ed Ici". Questa la tesi dei liberali.

"Da questo punto di vista, in linea con i più recenti propositi della politica nazionale, appare assai condivisibile, per quanto potenzialmente insidiosa, la decisione di saldare le imprese fornitrici nonostante lo sforamento del patto di stabilità, soprattutto in considerazione del fatto che la crisi in atto risulta ulteriormente aggravata dai crediti che le imprese vantano nei confronti delle pubbliche amministrazioni. Dovrà essere pertanto interesse dell'amministrazione comunale avviare, assieme agli enti locali coinvolti, un tavolo di confronto a livello governativo per evitare che le eventuali sanzioni abbiano pesanti ripercussioni nei confronti di quei Comuni che hanno giustamente fornito ossigeno al tessuto economico locale".

"La riduzione dell'indebitamento rappresenta sicuramente un'ulteriore notizia positiva anche se effettivamente il consistente impegno finanziario relativo alla costruzione del polo scolastico di Villamarina appare oltremodo gravoso per le casse comunali oltreché assai poco conveniente in termini di costi globali sostenuti. Occorrerebbe in tal senso che il Comune si impegnasse maggiormente sul fronte della riduzione e dell'ottimizzazione della spesa e contestualmente dovrebbe rivedere al ribasso le aliquote Imu per le attività economiche. Parimenti preoccupa il futuro di “Cesenatico Servizi” che, stando alla normativa vigente, rischia di dover chiudere i battenti lasciando la città senza un'azienda che curi parte dei servizi pubblici e abbandonando decine di dipendenti senza un lavoro. Sarebbe stato effettivamente più opportuno procedere ad una parziale privatizzazione della società anche per poter usufruire delle competenze derivanti dal settore privato. Lo stesso contenzioso in atto su crediti e debiti con la società Gesturist, inizialmente gestito dall'amministrazione comunale in modo assai “incerto” e contornato da deliberazioni piuttosto discutibili come l'affidamento in gestione di Atlantica, induce ulteriori perplessità in merito al futuro di “Cesenatico Servizi” mentre sarebbe assai opportuno che il Comune assumesse una chiara linea di condotta sull'intera vicenda invece di contribuire ad alimentare il recente “battibecco” con la controparte Gesturist che potrebbe minare la solidità della posizione giuridica dell'ente comunale nell'eventualità che le numerose divergenze in atto trovassero come sbocco una soluzione di carattere processuale".

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