PLI e FLI: "sprechi nella gestione delle caserme a Cesena"
Lo stato di inutilizzo dei fabbricati del , a confronto con gli affitti salati delle caserme di PS e CC, indica una non ottimale gestione dei beni pubblici. Cesena pochi mesi fa finì agli onori delle cronache per l'incresciosa denuncia di morosità
Lo stato di inutilizzo dei fabbricati del , a confronto con gli affitti salati delle caserme di PS e CC, indica una non ottimale gestione dei beni pubblici. Cesena pochi mesi fa finì agli onori delle cronache per l'incresciosa denuncia di morosità a carico dell'affitto della locale nuova caserma dei Carabinieri. In effetti tra la sede del commissariato di Polizia e la caserma dei Carabinieri lo Stato a Cesena sborsa una cifra di oltre 300 mila euro l'anno in affitti, eppure lo Stato stesso ha proprietà immobiliari ingenti in città quasi inutilizzate. La grande caserma del Centro Addestramento della Polizia Stradale di Cesena è infatti da anni ampiamente sottoutilizzata, anche a causa del blocco delle assunzioni nel settore pubblico, e molti dei sui spazi sono da tempo vuoti e inutilizzati. La caserma è costituita da un grande complesso di edifici, con ampia dotazione di parcheggi, sia esterni che interni e con una dotazione di personale, che non risulterebbero adeguatamente sfruttati, come recentemente ha fatto notare anche un sindacato di Polizia.
Ricordiamo in particolare la palazzina da cui alcuni anni fa furono sfrattati alcuni funzionari di Polizia che vi risiedevano per destinarla, si disse, a uffici. A distanza di circa 5 anni nessun ufficio vi sarebbe ancora stato installato e la struttura risulterebbe a tutt'oggi assolutamente inutilizzata. Oltre ai costi c'èda osservare come l'attuale sistemazione del Commissariato di Cesena non risulta affatto ottimale neppure dal punto di vista della funzionalità . Gli spazi sono infatti evidentemente inadeguati, privi della necessario livello di sicurezza, come gli stessi agenti e funzionari spesso hanno lamentato, privi di adeguati parcheggi e con le file di persone in attesa (specialmente per il rinnovo dei permessi di soggiorno) che si snodano spesso lungo la strada. Uno stato che chiede pesanti sacrifici ai cittadini dovrebbe cominciare a sfruttare al massimo le sue strutture, riducendo i costi di gestione al minimo indispensabile, e questo ancor prima di pensare a vendere le strutture di proprietà pubblica. Invitiamo quindi Sindaco e Prefetto ad attivarsi presso il governo per ottimizzare la situazione anche in questo campo.