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Piazza della Libertà, Casali (FI): "Ormai la partita è persa, non il campionato"

In verità, per Casali l'obiettivo non è solo il Pd, ma anche il M5S: "D'un tratto poi questa città si è svegliata e ha protestato, ma la protesta non è bastata. Si è scontrata con la mole del PD locale e con l'arcigno cinismo del padrone"

“La partita di Piazza della Libertà pare ormai persa irrimediabilmente. Usando una metafora calcistica siamo a 5 minuti dalla conclusione con il PD vincitore che melina a centro campo e che è in vantaggio di tre goal. Le reti sono stati concesse generosamente da una città distratta nel voto, svogliata nell’informarsi e nell’approfondire i temi”: è la riflessione di Marco Casali, consigliere di Forza Italia in vista della nuova protesta contro la chiusura di piazza della Libertà.

In verità, per Casali l'obiettivo non è solo il Pd, ma anche il M5S: “D’un tratto poi questa città si è svegliata e ha protestato, ma la protesta non è bastata. Si è scontrata con la mole del PD locale e con l’arcigno cinismo del padrone, Paolo Lucchi, che ha detto, con sagacia: “l’ho scritto nel programma, cosa volete, arrangiatevi!” In verità ad averlo scritto nel programma a caratteri cubitali non è stato solo Paolo e la sua compagine ma sono stati anche gli attivisti del Movimento cinque stelle e non solo loro”.

I pentastellati, ricorda Casali, “poco più di 15 mesi fa parlavano di piazza della Libertà come nuovo giardino del centro e acclamavano la pedonalizzazione integrale, che io definirei più propriamente integralista. A dire il vero questa loro posizione era già emersa molto tempo prima quando ci fu da votare, in consiglio comunale, per la soppressione del parcheggio interrato. L’allora capogruppo dei pentastellati, poi diventato anche candidato Sindaco e ora presente in consiglio, votò favorevolmente al progetto che prevedeva l’eliminazione irrimediabile del parcheggio interrato. Questa è storia, scritta e agli atti”.

Per Casali la questione è ormai chiusa: “Se la partita è persa, a meno che non venga fuori qualche caso di doping nel post partita, non è perso il campionato e soprattutto non possiamo permettere che il nostro centro storico retroceda per sempre. Dobbiamo avere la forza di rilanciare i temi che una città distratta non ha ascoltato. Dobbiamo far capire che attualmente la mobilità sostenibile per il centro storico che il PD vuole sviluppare significa, in soldoni: a piedi, in bicicletta o al massimo con gli autobus. Altre forme non ce ne sono secondo loro, perché si inchinano quando parlano del modello di Amburgo e perché la pista ciclabile qualche consigliere del PD se l’è disegnata anche nel suo cortile di casa o nelle federe dei cuscini del letto, bella evidenziata con tanto di righe rosse per senso di appartenenza (che rispetto per carità). Su queste posizioni ideologiche (basterebbe venire in consiglio comunale qualche volta per rendersene conto) poi c’è qualcuno che riesce a giocare la sua partita e a polarizzare gli interessi commerciali di questa città”.

“Chiudendo Piazza della Libertà cosa pensiamo di diminuire le macchine? Nemmeno per idea, queste quando si renderanno conto che li non possono andare, gireranno il muso e se ne andranno in altri punti dove il parcheggio c’è. Cosa pensiamo, che aumentando di 5 mila metri quadrati il commerciale del Conad Montefiore, il Foro Annonario e il centro in genere ne traggano dei benefici? Ora si apre una nuova battaglia, che non è fatta solo di questi temi ma anche di altri. Dobbiamo però guardarci in faccia, con serenità, ma anche con serietà”.

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