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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Cesenatico

Piattaforme, Amormino: "Con la firma del decreto si favoriscono le lobby"

E' quanto afferma il consigliere provinciale Lina Amormino

“Due pesi e due misure: è questo in estrema sintesi che emerge dall’intera vicenda piattaforme". E' quanto afferma il consigliere provinciale Lina Amormino. "Il decreto retroattivo appena firmato dal Presidente della Repubblica Mattarella mette in evidenza come gli interessi delle lobby siano più tutelati rispetto ai diritti e doveri dei cittadini - afferma Amormino -. Con la decisione presa da questo governo, infatti, si consuma l'ennesimo sopruso ai danni di tutti gli italiani. I grandi estrattori di idrocarburi non saranno più tenuti a pagare le imposte dovute ai Comuni. È un oltraggio, è un vero e proprio favoritismo. È impensabile credere che lo stesso trattamento possa essere riservato alle nostre imprese e agli artigiani che continuano a tenere vivo il tessuto economico del territorio".

"Mentre le aziende della nostra provincia attraverso i servizi che erogano, i loro prodotti, ma anche tramite le tasse e le imposte contribuiscono al benessere e a finanziare i territori in cui si trovano (con conseguenti ed evidenti benefici per tutti i cittadini), queste grandi realtà imprenditoriali con il decreto approvato sono legittimate a sfruttarne le risorse senza ricadute positive, non portando alcuna compensazione in termini di risorse economiche e ambientali - continua -. Noi non siamo mai stati contrari alla presenza delle piattaforme sul territorio provinciale, tuttavia siamo stati fin da subito convinti del fatto che il loro trattamento dovesse essere equilibrato uguale e proporzionale a quello applicato alle altre imprese del nostro territorio. Ancora una volta a pagare per le scelte opinabili e non coerenti del Partito Democratico sono i cittadini a cui non sono fatti sconti e anzi vengono continuamente vessati da nuove tasse e balzelli, questo poi sia a livello nazionale che locale. Insomma agli imprenditori e ai lavoratori viene chiesto di compartecipare al benessere pubblico e alle multinazionali no".

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