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Piattaforma del fresco, i grillini: "100mila euro buttati in uno studio scontato"

La “piattaforma logistica del fresco”, uno dei progetti in apparenza più qualificanti per il futuro economico di Cesena, passa sotto il rullo compressore del M5S cesenate, che con una relazione tecnica approfondisce quelle che sarebbero dei “buchi” nel progetto

La “piattaforma logistica del fresco”, uno dei progetti in apparenza più qualificanti per il futuro economico di Cesena, passa sotto il rullo compressore del M5S cesenate, che con una relazione tecnica approfondisce quelle che sarebbero dei “buchi” nel progetto. Inoltre si contesta il costo eccessivo dello studio tecnico. Ecco, quindi, dopo aver fatto le pulci al progetto, le conclusioni della capogruppo penta stellata in consiglio comunale Natascia Guiduzzi.

Dice Guiduzzi: “Lunedì si è tenuto a Cesena un convegno dal titolo  "Progetto di piattaforma logistica specializzata per la filiera agroalimentare del fresco a Cesena". Noi del  Movimento 5 Stelle di Cesena  con il contributo di alcuni componenti del "Gruppo  Impresa e Lavoro"  abbiamo  analizzato il progetto e abbiamo  preparato una relazione tecnica dove sono messi in luce non solo una serie di errori e incongruenze contenute del progetto”.

Prima di tutto, non si tratterebbe di una vera e propria “piattaforma del fresco”: “E' opportuno precisare, per i non addetti ai lavori, che stiamo parlando di ortofrutta. Non si tratta di una piattaforma logistica del fresco ma di un Centro Servizi di Ortofrutta.   Il fresco è un settore molto più ampio comprendendo Carni (bianche e rosse), Pesce, latticini, SaFo (salumi e formaggi duri), quarta gamma (insalate e frutta fresca  confezionata e pronta all'uso). Impropriamente si è parlato inizialmente di piattaforma del freddo (solitamente riferita al surgelato) ed impropriamente si continua a parlare di fresco. La piattaforma del fresco di cui si sta parlando è in realtà una piattaforma per la raccolta, il transito e la distribuzione di ortofrutta, e rappresenta solo una componente dell'iniziativa di CPR/Apofruit/Tecnolog”.

Il M5S domanda il livello di impegno da parte di Tecnolog di realizzare una nuova piattaforma di distribuzione di ortofrutta: “Tra l'altro al recente convegno organizzato dall'amministrazione comunale non era presente alcun amministratore della Tecnolog né tantomeno erano presenti rappresentanze degli altri due importanti operatori locali del settore”.. La critica politica è che “Questo processo di integrazione di servizi da parte di queste gruppo di aziende private (CPR/Apofruit/Tecnolog) aveva semplicemente  bisogno di un terreno per l'insediamento dei rispettivi impianti. Niente altro. Non aveva bisogno di un progetto realizzato da Centuria costato 100.000 euro a cui vanno aggiunti i compensi dei dirigenti dell'amministrazione comunale in esso impegnati e non ultimo i costi del convegno. Il progetto piattaforma logistica del fresco di ben 166 pagine - più è lungo meglio è, così non lo legge nessuno -  tanto celebrato dall'amministrazione comunale ma che lascia più di una perplessità agli occhi degli esperti del settore (definendo tali quelli che nel settore ci hanno lavorato e continuano a lavorarci)”.

Perché? “Innanzitutto più della metà della pagine sono una sorta di copia incolla di ricerche già fatte. Gli esempi più eclatanti sono: CSO - dossier ortofrutta Italia (2009), Ricerca camera di commercio di Forlì -Cesena sui bilanci delle società di capitale dal 2009 al 2011, ricerche e analisi sul ruolo degli interporti e l'intermodalità, pezzi del progetto dell'interporto di Villa Selva solo per citarne alcuni. Questo rende praticamente il progetto illeggibile e poco coerente al suo interno: per esempio  cosa c'entra  l'interporto di Villa Selva con la piattaforma logistica del fresco, c'è qualche esperto disposto a descrivere o a sottoscrivere le possibili sinergie tra queste due opere ? Nel progetto ci sono solo 10 pagine che dimostrano competenza e originalità, pur risultando scarsamente utili per l'esecuzione del progetto”, dice Guiduzzi

Sempre la Guiduzzi: “Allora quale  è stato e quale sarà il contributo dell'amministrazione comunale alla piattaforma logistica del fresco o meglio al  Centro Servizi per l'Ortofrutta? La risposta è semplice e scontata:  ha messo all'asta e venduto un terreno. Fino a quando la Tecnolog non realizzerà di sua iniziativa e a sue spese la sua nuova piattaforma di distribuzione non si potrà parlare di alcun fatto concreto. Se un giorno Tecnolog realizzerà la nuova piattaforma  i fatti concreti li avrà compiuti questa azienda privata che non ha alcun bisogno di un progetto didattico e teorico fatto con soldi pubblici.

Ed infine: “Ora è lecito chiedersi: l'Amministrazione Comunale consentirà ad altre aziende disposte ad investire sul territorio, creando sviluppo e posti di lavoro, di avere lo stesso trattamento? Il M5S, nel caso in cui vincesse le elezioni comunali, favorirà l'insediamento di qualsiasi azienda che abbia intenzione di investire sul territorio senza alcuna distinzione o discriminazione,  grandi o piccole che siano,  di destra o di sinistra, iscritte o meno ad una particolare associazione di categoria, l'unico titolo preferenziale sarà la Certificazione Etica”

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