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Piano urbanistico generale, la Lega: "L'assessore non concederà la proroga di due mesi alle osservazioni"

"Siamo infatti sollecitati da una moltitudine di segnalazioni di cittadini preoccupati dalle pesanti ricadute del nuovo piano urbanistico generale e dalle scelte della Giunta Lattuca”

“L’assessore all’urbanistica Cristina Mazzoni non concederà la proroga di due mesi alle osservazioni al Pug, come avevamo richiesto nei giorni scorsi in un’istanza sotto forma di lettera. La motivazione è che i tempi sono scaduti. Crediamo, invece, che si sarebbe potuto trovare una soluzione. Siamo infatti sollecitati da una moltitudine di segnalazioni di cittadini preoccupati dalle pesanti ricadute del nuovo piano urbanistico generale e dalle scelte della Giunta Lattuca”: Così in una nota i consiglieri della Lega Antonella Celletti e Enrico Sirotti Gaudenzi sul Piano Urbanistico Generale in corso di valutazione.

“Il gruppo Lega lo ha detto e ripetuto: la Giunta ha forzato la mano sostenendo che il Piano era stato presentato e spiegato diffusamente. La stessa Mazzoni, nella lettera con cui respinge ufficialmente la nostra richiesta, afferma che la cittadinanza è stata coinvolta fin dalla prima fase di elaborazione del PUG. Secondo l’assessore, infatti, sarebbe stata sufficiente la decina di incontri di divulgazione per coinvolgere l’intera cittadinanza, i professionisti e i tecnici ovvero migliaia di persone, molte delle quali, al contrario, nulla sapevano della portata della rivoluzione urbanistica in atto. La scarsissima presenza di pubblico a questi incontri avrebbe dovuto sconsigliare assessore e tecnici ad accelerare i tempi. Sorge il dubbio che la Giunta abbia imposto una propria road map al PUG: l’elaborazione del Piano è avvenuta in piena emergenza Covid e la mole di materiale prodotta era reperibile solo on line e di difficile lettura soprattutto per i non addetti ai lavori".

"La Giunta, inoltre, in contrasto con le minoranze, ha assunto la scelta politica che il Piano venisse approvato fin da subito in Consiglio comunale (lo hanno approvato solo PD e Cesena 2024) congelando nei fatti lo statu quo senza prevedere un arco di tempo transitorio di verifica. C’è quindi chi chiede se siano state fatte, e in che modo, le dovute verifiche in merito agli edifici privati ritenuti patrimonio storico e testimoniale rispetto al precedente censimento. A tal proposito, ci sono segnalazioni di mancate verifiche su pratiche edilizie già autorizzate/approvate che ora potrebbero trovarsi del tutto bloccate con conseguenti danni economici per i privati e in contrasto con le intenzioni di rivalutare e ripristinare il patrimonio immobiliare. Una situazione che potrebbe mettere a rischio, secondo qualcuno, anche le pratiche e gli incentivi correlate al cosiddetto superbonus”, conclude la nota.

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