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Personale scuole, sindaco e assessore: "Il Comune non ha speso un euro in più"

“Già dal 2013 l’Amministrazione comunale, a causa dei vincoli dettati dal patto di stabilità, ha affidato all’ASP Cesena Valle Savio la gestione di alcuni servizi socio-educativi nelle scuole d’infanzia e nei nidi comunali"

“Già dal 2013 l’Amministrazione comunale, a causa dei vincoli dettati dal patto di stabilità, ha affidato all’ASP Cesena Valle Savio la gestione di alcuni servizi socio-educativi nelle scuole d’infanzia e nei nidi comunali. Si tratta, in particolare delle scuole Mulini, Vigne centro sociale, Case Finali e Sezione primavera di San Mauro”.

Inizia con queste parole l’intervento congiunto del sindaco di Cesena Paolo Lucchi e dell’assessore ai Servizi per le Persone Simona Benedetti in merito al personale delle scuole e alla situazione del bilancio dell’Asp.

“Le convenzioni di servizio fra Comune ed ASP, di cui alle delibere del Consiglio Comunale n. 52/2013 e 268/2014, riportano un numero di ore complessive per il personale insegnante definito sulle 32 ore settimanali, a tempo parziale e determinato. Pertanto, il budget calcolato e corrisposto dal Comune per la prestazione di servizio da parte dell’ASP, riportato nelle convenzioni, fa riferimento solo ed esclusivamente a questo orario” dicono sindaco e assessore.

“Solo recentemente, il Comune è venuto a conoscenza di un errore amministrativo, completamente ascrivibile all’autonomia organizzativa e contabile di ASP, in base al quale l’azienda avrebbe corrisposto alle insegnanti (e non al personale ausiliario che non è interessato dalla vicenda) una retribuzione calcolata sul tempo pieno a 36 ore, quindi effettivamente maggiorata. Detto questo, è tuttavia assolutamente necessario fare alcune puntualizzazioni per chiarire i confini dell’errore e la sua entità”.

“Tale errore non ha determinato nessun aggravio di spese per il Comune, che ha corrisposto all’azienda solo quanto previsto per le 32 ore settimanali ad insegnante riportate nelle convenzioni. I contratti di servizio, infatti, prevedono espressamente che, una volta determinato il budget, se non intervengono integrazioni di personale per esigenze particolari, esso debba essere gestito senza ulteriori richieste. Così è stato fatto da ASP. Come già evidenziato in Commissione consiliare e scritto nelle convenzioni/contratti di servizio, infatti, il budget iniziale può variare solo in base ad eventi imprevedibili ad inizio anno scolastico, come l’ingresso nelle scuole di nuovi bambini con disabilità, la loro frequentazione dei centri estivi e la necessità di provvedere ad incarichi “doppi” su medesimo posto in caso di maternità o malattie prolungate” sostengono Lucchi e Benedetti.

“Va detto, inoltre, che il Consiglio di Amministrazione ha attivato uno specifico percorso interno per la verifica puntuale di quanto accaduto, la valutazione dell’entità economica del problema verificatosi e a chi esso debba essere imputato. Vale la pena di anticipare, tuttavia, che stime abbastanza puntuali fanno immaginare che l’errore amministrativo sia di molto inferiore alla cifra riportata pubblicamente. Va detto, inoltre, che certamente l’errore non ha prodotto (bilancio 2013) e non produrrà (bilancio 2014) nessun buco nei conti dell’ASP, senza necessità di alcun intervento “riparatore” da parte del Comune”.

“Resta, naturalmente, la necessità per l’azienda - concludono Lucchi e Benedetti - di concordare con il personale insegnante le modalità attraverso cui sistemare ed aggiornare la questione contrattuale e retributiva, riportandola effettivamente a quanto stabilito dalle convenzioni/contratti di servizio siglati con il Comune. A tal fine, ASP conferma che è già stato effettivamente attivato un confronto con le organizzazioni sindacali, con l’obiettivo di trovare la migliore soluzione, evitando ripercussioni sul regolare svolgimento dell’attività scolastica. Naturalmente, l’Amministrazione comunale resta in attesa di capire, a seguito delle verifiche in corso all’interno di ASP, a chi e a quale procedura organizzativa è ascrivibile la responsabilità dell’errore amministrativo verificatosi”.

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