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"Pedonalizzazione e chiusura dei negozi non sono collegate, serve un centro vivo"

Fondamenta: "La pedonalizzazione non solo è il fattore che ha minor incidenza ma può e deve diventare un valore aggiunto"

Tra i progetti in cantiere per il Comune di Cesena c'è l'ampliamento dell'area pedonale in centro. Il centro storico resta un tema caldo in città, soprattutto se collegato alla 'desertificazione' commerciale.

Fondamenta ritene che  "non ci sia alcun collegamento tra un centro sempre più pedonale e la chiusura di molte attività. Parlando con i commercianti appare evidente come vi siano sottese ben altre ragioni: la crisi economica che abbatte i consumi, l'obsolescenza di alcuni tipi di commercio, la scelta di nuove generazioni che decidono di non continuarne la conduzione, ma soprattutto i centri commerciali e lo shopping online. La pedonalizzazione non solo è il fattore ha minor incidenza ma può e deve diventare un valore aggiunto e lo diventa nel momento in cui il centro diviene un luogo in cui si comprano prodotti che altrove non si possono provare, un luogo dove vivere e non solo consumare".

"L'amministrazione - secondo Fondamenta - sta compiendo alcuni passi ma per raggiungere l'obiettivo di un centro "vivo" ne servono molti altri, serve un progetto, serve guardare ai prossimi venti anni pensando ad oggi: creare corsi di formazione su come collegare produttori di qualità e piccole botteghe, incentivare produzioni locali (dal manifatturiero a coltivazioni a km 0), attivare fiere in cui promuovere tali prodotti e la città stessa. Nella fase di transizione a differenti modelli di business il Comune deve sostenere il commerciante, vera ricchezza della città, ad esempio garantendo l'affitto del locale e chiedendo un impegno nell'acquisto di prodotti del territorio. Il centro può e deve funzionare quindi come un tandem. In questo percorso piccoli passi avanti sulla pedonalizzazione per stimolare l'uso dei mezzi pubblici non fanno altro che valorizzare il centro, rispettando l'ambiente e permettendo allo stesso tempo una riorganizzazione della viabilità. Già i piccoli passi fatti hanno dato i primi risultati, se andiamo a vedere il flusso di cittadini che riempie i locali soprattutto nel weekend".

"Questo ovviamente non è sufficiente, come detto, il Comune deve impegnarsi nell'organizzare un'agenda (eventi e spettacoli), iniziative di associazioni fornendo loro sostegno (sale a prezzi agevolati, aiuto burocratico), nel valorizzare i punti turistici per la (ri)scoperta della nostra città da parte di cittadini e visitatori. Tutto ciò al fine di attrarre le persone verso il Centro storico".

"Due progetti - speiga ancora Fondamenta - su cui si nutrivano molte speranze e aspettative vanno ripensati e lanciati in modi più proficui: il nuovo Foro Annonario si è rivelato deludente anche per i commercianti, che pagano affitti altissimi, mentre Piazza della Libertà, dopo anni di stand-by, non ha avuto progetti importanti a sostegno né agevolazioni per le attività che intendessero affacciare le loro vetrine su questo spazio, per non parlare delle fermate dei mezzi pubblici non adattate ai diversamente abili".

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