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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Il Pdci: "Macfrut, Malatestiana, centro e sanità: Cesena in piena decadenza"

"Cesena è in piena decadenza", è il giudizio di Enzo Ceredi della Federazione dei Comunisti Italiani di Cesena: "Solitamente il secondo mandato del Sindaco è quello più produttivo, quello nel quale, dopo il primo mandato speso a valutare e progettare"

“Cesena è in piena decadenza”, è il giudizio di Enzo Ceredi della Federazione dei Comunisti Italiani di Cesena: “Solitamente il secondo mandato del Sindaco è quello più produttivo, quello nel quale, dopo il primo mandato speso a valutare, capire, immaginare e progettare, la fase propulsiva entra nel vivo. Paolo Lucchi è stato rieletto Sindaco il 27 maggio 2014 e forse è un po’ presto per dare un giudizio definitivo sul suo secondo mandato ma se il buongiorno si vede dal mattino …. possiamo tranquillamente dire che siamo in piena decadenza”.


 

E continua: “Questo è il termine che più contraddistingue questo periodo per Cesena. E andiamo per ordine. Il Macfrut, uno dei gioielli del nostro territorio e della nostra agricoltura, una manifestazione di livello internazionale, ha lasciato Cesena per trasferirsi a Rimini ed il nostro sindaco non ha mostrato forza sufficiente e la personalità per opporsi a questo grave trasferimento, con ovvie ripercussioni negative sull’indotto e sull’intera città”.


 

“La Grande Biblioteca Malatestiana venne inaugurata in forma solenne durante il primo mandato Lucchi. Un progetto ereditato dalla Giunta Conti che si adoperò per farla accreditare dall’Unesco come “Memoria del Mondo”. Il secondo mandato Lucchi, dentro quell’edificio, ci sta facendo di tutto e di più, tranne far vivere quella “Memoria del Mondo” per quello che è: un luogo di cultura e di sapere frequentata da studiosi di tutto il mondo per il suo inestimabile patrimonio librario. Lucchi e i suoi assessori considerano evidentemente “Memoria del Mondo” la gastronomia locale e il burlesque, tant’è che dall’Unesco arriva una cortese lettera dove si ricorda al Sindaco il significato del riconoscimento e il valore della Biblioteca Malatestiana”.


 

Continua sulla chiusura degli uffici giudiziari e sulla sanità: “E che dire della soppressione a Cesena del Tribunale e del Giudice di Pace, perchè non si è promossa una mobilitazione generale dell'intera città da parte del Sindaco? Sulla sanità, il Sindaco, non avendo, come noto, un minimo di conoscenza specifica ed avallando le scelte dei tecnici, continua ad affermare, come sempre, che va tutto bene. Al riguardo ci permettiamo di citare l'opinione degli stessi medici ospedalieri che affermano di trovarsi in una specie di palude e denunciano il peggioramento e lo scadimento in atto delle strutture e dei servizi sanitari”.


 

Quindi la critica anche sul centro storico: “Altra immagine di totale decadenza è il centro storico di Cesena. D’accordo la crisi economica, ma era da tempo che il salotto di Cesena non si mostrava così abbandonato e pieno di negozi sfitti. Ciò nonostante Lucchi si vanta in continuo della vivace movida serale con le sole manifestazioni culinarie! Inoltre quell’insulsa opera di ristrutturazione del Foro Annonario con tanto di parcheggio in vista Piazza del Popolo ha posto una pietra tombale a quel ripopolamento che si poteva fare dei negozi del centro incentivando la localizzazione di esercizi di gastronomia, di prodotti tipici, d’artigianato e di attività giovanili. Per di più ci sembra che si voglia tenere in secondo piano questa problematica, sia dal Sindaco sia dalle associazioni di categoria, tenendo vivo uno sterile dibattito su Piazza della Libertà e il suo parcheggio”.


 

Ed infine: “E qui la decadenza è totale. Ci riferiamo al dibattito politico locale. Il Consiglio Comunale è l’immagine di questa decadenza, tolta qualche pittoresca iniziativa grillina il resto è zero assoluto con un organismo che non discute, non dibatte ma ratifica le decisioni già prese dal padrone signor Sindaco. Dopo peraltro la scarsissima affluenza al voto regionale immaginavamo, auspicavamo segni di inversione di tendenza per cercare di appassionare i cittadini al dibattito ed alla politica, invece stiamo affossandoci sempre di più inchinandoci sempre al potente di turno, a Roma con Renzi a Cesena con Lucchi. Noi no”.

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