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Bagno di Romagna, debito di oltre un milione di euro: "Rischiamo il commissariamento"

"Se un provvedimento statale non venisse adottato entro il termine di approvazione del bilancio di previsione ci troveremmo a registrare un bilancio in perdita, ciò che determinerebbe rischi e conseguenze gravissimi, quali addirittura il commissariamento", afferma il sindaco

"La gravità rappresentata dallo sforamento del Patto di Stabilità, seppur percepita in campagna elettorale e più volte denunciata, è molto più seria di quanto potessimo immaginare". E' il grido d'allarme lanciato dal sindaco di Bagno di Romagna, Marco Baccini, che in una lettera inviata ai cittadini sottolinea come "la sanzione della restituzione allo Stato della somma di 1.168.000 euro rappresenta un debito insormontabile per il bilancio del nostro Comune, che non trova spazio di copertura neppure con simulazioni basate su livelli di tassazione massimi e su drastici tagli delle spese correnti e dei servizi".

"La mancanza di un avanzo di amministrazione disponibile, i pochi mesi a disposizione dal nostro insediamento ed il livello già alto di tassazione non consentono di attuare nell’immediato azioni risolutive per un tale debito, neppure con manovre d’urto pesanti, che si rendono comunque necessarie - continua il primo cittadino -. La volontà politica di tagliare preventivamente tutte le spese, ma senza influire in modo gravoso sui servizi, e di incidere sul sistema della tassazione solo in caso di estrema necessità, non risulta praticabile allo stato attuale dei fatti".

"La grave situazione è invece tale da imporre sacrifici e rinunce pesanti per tutta la collettività, se consideriamo che solo il debito connesso alla sanzione ha una consistenza di circa 200 euro per ciascun cittadino, ragazzi compresi - prosegue Baccini -. D’altra parte, nonostante le nostre richieste ed appelli, ad oggi non è arrivato dallo Stato alcun segnale che ci permetta di riporre concreto affidamento nell’adozione di un provvedimento di “sanatoria” per quei comuni che hanno violato il patto di stabilità. Ciò sembra ancor più difficile per il fatto che il nostro Comune pare essere tra i pochi in Italia ad aver sforato il patto e l’unico in Emilia-Romagna".

"Tuttavia, se un provvedimento statale non venisse adottato entro il termine di approvazione del bilancio di previsione, fissato attualmente al 30 settembre prossimo, ci troveremmo a registrare un bilancio in perdita, ciò che determinerebbe rischi e conseguenze gravissimi, quali addirittura il commissariamento - conclude il sindaco -. Allo stato dei fatti, una manovra d’urto sui conti comunali si rende necessaria per farci parte diligente al fine di chiedere e pretendere con forza un aiuto che lo Stato e la Regione ci devono concedere per evitare di fare pagare ai nuovi amministratori ed a tutti noi cittadini le conseguenze di problematiche di cui non possiamo essere responsabili".

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