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Patto di stabilità, Angeli (Pli): "Ingiusto e penalizzante"

Leggiamo delle contestazioni che il Pdl fa alla drastica riduzione degli investimenti previsti dal comune di Cesena per i prossimi anni, ma non troviamo, tra le critiche mosse, quella destinata al maggior responsabile di questa situazione, ovvero al governo.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

Leggiamo delle contestazioni che il Pdl fa alla drastica riduzione degli
investimenti previsti dal comune di Cesena per i prossimi anni, ma non
troviamo, tra le critiche mosse, quella destinata al maggior responsabile di
questa situazione, ovvero al governo. E’ infatti evidente come la necessità di
stringere la cinghia anche negli investimenti, persino in quelli più necessari
quali le manutenzioni e la sicurezza, derivi dalle recenti manovre finanziarie
e soprattutto dall’interpretazione punitiva del patto di stabilità nei
confronti proprio degli enti locali che hanno i conti più in ordine. Nel
frattempo però il governo ha elargito in questi anni finanziamenti straordinari
assai consistenti per comuni portati al dissesto finanziario da amministrazioni
evidentemente tutt’altro che virtuose. Notizia di poche settimane fa, per
esempio, il contributo extra di 70 milioni di euro destinato dal governo al
comune di Parma, la cui amministrazione di centrodestra è stata recentemente
travolta sia dai pesantissimi debiti accumulati che dagli scandali giudiziari
che hanno costretto il sindaco Vignali, nonostante l’aiuto governativo, a
clamorose dimissioni. A comuni invece come il nostro il patto di stabilità
impedisce di utilizzare anche soldi che nelle casse comunali ci sono, ma
restano bloccati. Questo fattore si sommano i tagli di trasferimenti e gli
effetti della crisi economica che penalizza fortemente il comparto edilizio da
cui il comune ricava una delle poche fonti autonome di finanziamento, riducendo
ulteriormente le entrate. Su quest’ultimo aspetto semmai si potrebbe contestare
all’ente locale un eccesso di burocrazia a carico dell’edilizia, applicata
anche con eccessivo puntiglio, che certamente non aiuta un settore  già in
difficoltà. Consiglieremmo quindi al Pdl di mobilitare i propri rappresentanti
parlamentari di maggioranza per modificare l’applicazione del patto di
stabilità, come prima cosa, se davvero sono preoccupati del livello di
investimenti a bilancio, dimenticando per una volta il ruolo da tifoseria
calcistica e cominciando invece a chiamare i problemi col loro nome e a dar
loro il giusto indirizzo, nel comune interesse. Una volta risolto il problema
principale poi ci si potrà concentrare sulle scelte di bilancio dell’
amministrazione per le quali certamente non mancheranno anche motivi di
critica.
 

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