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Patrignani (Confcommercio) guarda alle prossime elezioni: "Città da rigenerare"

Il presidente di Confcommercio invita le forze politiche a presentare "un progetto serio che condensa nello slogan 'Impresa Città'"

Il presidente di Confcommercio Corrado Augusto Patrignani esorta candidati sindaco, liste, coalizioni, forze politiche e civiche che si accingono a presentarsi nell’agone politico a non fare "Una lista della spesa, con decaloghi di richieste, ma prima di tutto un progetto serio che Confcommercio condensa nello slogan “Impresa Città”. 

In agenda ci sono ovviamnete le prossime elezioni amministrative in programma a maggio 2019. "Chiediamo amministrazioni coraggiose, che non si limitino al piccolo cabotaggio dell’amministrare quotidiano, peraltro necessario, ma prefigurino e passo dopo passo concretizzino una idea di città da realizzare nel medio termine, anche oltre i cinque anni di legislatura. Città in cui sviluppo, crescita, rafforzamento della qualità della vita coniugando investimenti e sostenibilità e implementando i servizi, rilancio urbanistico anche attraverso la rigenerazione urbana degli edifici non utilizzati o sottoutilizzati e piani di crescita del tessuto urbano siano i punti fermi su cui innescare le politiche incentivanti. Se l’obiettivo sarà creare città per lo sviluppo giocoforza si dovrà accompagnare e sostenere il tessuto produttivo che  dà lavoro, linfa e vita alle nostre città: vale a dire le piccole imprese, la spina dorsale del nostro territorio.

"Una città per lo sviluppo a misura di imprese - prosegue Patrignani - deve essere prima di tutto una conquista culturale nel dna di chi amministrerà i nostri comuni, di chi ha chiara consapevolezza che le imprese sono l’anima del territorio, che senza il commercio le città si spengono, che i turismi integrati sono il nostro petrolio, che il terziario, i servizi e il mondo delle professioni costituiscono un valore aggiunto da valorizzare".

"Per realizzare questo obiettivo delle città per lo sviluppo, ovvio che bisogna ridurre, e di molto, il peso fiscale e burocratico in una logica di equità e ragionevolezza; che bisogna investire in sicurezza, prerequisito per ogni ambiente favorevole allo sviluppo; in servizi sanitari adeguati; in politiche a sostegno di chi intraprende: in un sistema del welfare che coinvolga i privati non solo laddove il pubblico non arriva; che occorre migliorare l’aspetto, il decoro delle nostre città, rendendole vive e fruibili dal centro alla periferia; che è necessario fare interagire cultura e attività economica; che bisogna ragionare in una ottica anche sovracomunale per rendere più forte il territorio nel suo complesso in una dimensione romagnola. Naturale che serve dare spazio ai privati, realizzando nei fatti la sussidiarietà".

"Per raggiungere questi obiettivi che sono trasversali, - conclude il presidente di Confcommercio - oltre la destra e oltre la sinistra, servono squadre affiatate di amministratori, pragmatiche, postideologiche e con un progetto non divisivo, bensì coagulante. Aspettiamo dunque che i nostri candidati amministratori si manifestino nei programmi perché è da quelli che si potrà capire e scegliere".

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