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Parco eolico di Poggio Tre Vescovi nel mirino: "Paesaggio a rischio"

"Ovviamente non siamo contrari a prescindere ad interventi che favoriscano la produzione di energie rinnovabili, ma pensiamo che tali progetti debbano essere realizzati nel rispetto del territorio"

Il progetto del parco eolico di Poggio Tre Vescovi, che coinvolge tre Comuni (Verghereto, Casteldelci e Badia Tedalda), tre province (Forlì-Cesena, Rimini e Arezzo) e due Regioni (Emilia-Romagna e Toscana) arriva all’attenzione dell’Assemblea Legislativa regionale grazie all’interrogazione del Pd (sottoscritta dai consiglieri regionali Lia Montalti e Giorgio Pruccoli). I consiglieri chiedono alla Giunta di Viale Aldo Moro “quali siano in dettaglio i dati di progetto circa gli impatti sul paesaggio, sull’ecosistema di crinale, e sull’assetto idrogeologico dell’area interessata; le misure di compensazione ambientale, quelle economiche a garanzia dei Comuni coinvolti, nonché la efficienza energetica dell’intervento”. E ancora: “quale sia lo stato dei lavori circa la remissione del procedimento alla Presidenza del consiglio dei Ministri” e “le eventuali documentazioni, nonché l’iter che ha fatto seguito alla riapertura del confronto sul progetto”.

Da tempo il progetto viene dibattuto e dopo un primo rigetto, a dicembre scorso l’ultima versione è arrivata sui tavoli della Regione Emilia-Romagna, coinvolta, insieme alla confinante Toscana, nella Conferenza Governo-Regioni per la sua revisione. “L’area interessata – spiegano Montalti e Pruccoli – proprio in virtù della forte valenza naturalistica e di pregio paesaggistico, ha una forte vocazione turistica che potrebbe essere compromessa dalla realizzazione del progetto. La comunità dei Comuni di Verghereto, Casteldelci e Badia Tedalda ha manifestato preoccupazione circa le conseguenze di un intervento che la vedrebbe particolarmente penalizzata dalla modificazione del paesaggio".

"Ovviamente non siamo contrari a prescindere ad interventi che favoriscano la produzione di energie rinnovabili, ma pensiamo che tali progetti debbano essere realizzati nel rispetto del territorio e senza andare ad impattare quella che la realtà dei nostri Appennini che è di assoluto pregio dal punto di vista naturalistico e paesaggistico - concludono -. Proprio alla luce di queste considerazioni esprimiamo una forte preoccupazione per l'intervento proposto a Poggio tre vescovi". 

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