Palestre e attività sportive, Lega: "No alle chiusure, danni per il settore e per i cittadini"
"Riteniamo, in generale, che non spetti al Governo o a comitati di esperti decidere cosa sia essenziale o no per i liberi cittadini"
“Stupisce che al ministero della Salute si possano considerare ‘non essenziali’ le attività motorie e sportive, ancorchè in un periodo considerato, a torto o a ragione, di emergenza. Riteniamo, in generale, che non spetti al Governo o a comitati di esperti decidere cosa sia essenziale o no per i liberi cittadini, ma nel caso in cui il ministro della Salute (o chi per lui) valutasse l’attività fisica non essenziale, andrebbe addirittura in contrasto con una articolata nota informativa (314/2014) dell'Organizzazione mondiale della sanità, dove si legge, per esempio, che l’inattività fisica è il quarto più importante fattore di rischio di mortalità nel mondo". Così in una nota i consiglieri comunali del Gruppo Lega (Antonella Celletti, Fabio Biguzzi, Enrico Sirotti Gaudenzi e Beatrice Baratelli).
"Addirittura circa 3,2 milioni di decessi annui sarebbero da ricondurre all’inattività motoria, soprattutto in patologie cardiovascolari e oncologiche e per persone diabetiche. Tutto ciò che è movimento è riconducibile all’attività fisica che apporta benefici alla salute (e non solo quella fisica) di bambini, giovani e meno giovani a qualunque livello di intensità sia svolta, all’aperto o al chiuso. A fronte di questi dati, non si comprendono i motivi per cui il Governo colpevolizzi chi la pratica e minacci di chiusura l’importante rete di attività e di soggetti (palestre, piscine, società sportive dilettantistiche, ecc) presenti sul territorio, anche se seguono alla lettera i protocolli di sicurezza sanitaria. Sembra quasi che a Roma si levi una furia iconoclasta contro questo settore, identificato come capro espiatorio su cui scaricare colpe inesistenti. Certamente chi non osserva le regole va sanzionato, ma di qui a rovinare un’intera categoria ce ne passa. Perché oltre a danneggiare, forse in maniera definitiva, professionisti, imprenditori, istruttori, società, gli effetti negativi di imposizioni improvvide del Governo si abbatterebbero anche su chi pratica queste attività a tutti i livelli. Per questi motivi, sollecitiamo la Giunta Lattuca a contrastare ipotesi di chiusure indiscriminate, anche a fronte dell’esperienza e dell’impegno spesi per promuovere la Wellness Valley e del recente lancio del progetto ‘Cesena Sport City’”.