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Nuovo ospedale a Cesena? Drei: "Non è il tempo"

Sull'ipotesi di un nosocomio in sostituzione all'attuale "Maurizio Bufalini" di Cesena interviene con un post su Facebook il sindaco di Forlì e presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Davide Drei

"Non è il tempo di nuovi ospedali". Sull'ipotesi di un nosocomio in sostituzione all'attuale "Maurizio Bufalini" di Cesena interviene con un post su Facebook il sindaco di Forlì e presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Davide Drei. "Appare singolare e anacronistica l’idea di realizzare un nuovo ospedale a Cesena in sostituzione dell’attuale Bufalini, idea lanciata quando, nella Azienda sanitaria di Romagna, è ancora in fase di costruzione un’organizzazione per la salute ambiziosa ma ardua, che deve realizzare una sanità diffusa e di alto profilo che innanzitutto valorizzi quanto ereditato dalle precedenti quattro aziende territoriali, esordisce Drei.

"Alla vigilia del processo di riordino ospedaliero, secondo le linee guida della Regione e gli obiettivi indicati dal DM 70/2015, lavoro che impegnerà ogni territorio dell’Azienda a razionalizzare e valorizzare ogni presidio ospedaliero, il progetto di un nuovo grande ospedale impatterà sull’intera organizzazione sanitaria romagnola in maniera dirompente e oggi non prevedibile - chiosa Drei -. Come sarà disegnata ora una organizzazione strutturale e strategica basata sugli attuali ospedali se ci sarà in fieri l’arrivo di una nuova grande struttura che inevitabilmente si posizionerà come hub romagnolo preponderante? E quindi, di conseguenza, che ne sarà degli investimenti in strutture, tecnologie e personale realizzate negli altri presidi?"

"Come si finanzierà tale opera ai tempi dei tagli delle risorse sanitarie?- si chiede Drei -. E quanto inciderà nei bilanci a venire dell’azienda che dovrebbe invece fare ben funzionare quanto già esistente? In sede di costituzione dell’Azienda romagnola questo tema non è mai stato accennato. A soli due anni dall'avvio è emersa prepotentemente questa esigenza? Troppi dubbi e incognite per essere, la questione di un nuovo ospedale, trattata fuori dai luoghi istituzionali, ovvero la Conferenza sociale e sanitaria dei sindaci romagnoli, luogo sovrano da cui dovrebbe partire ogni indirizzo strategico per la nostra sanità"." Gli ospedali della Romagna oggi sono di tutti e con tutti è necessario discuterne. Altrimenti per cosa l’abbiamo fatta la nuova Azienda sanitaria?", conclude.

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