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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Nuovo direttore generale dell'Unione da 100mila euro, Di Placido (Cambiamo): "I cesenati condividono questa spesa?"

"La collettività sta percependo i benefici dell’Unione e, soprattutto, conosce le ragioni per cui si stanno dando soldi a quell’ente?"

“Quando si decide d’imperio di incrementare l’organico di un ente pubblico, e a maggior ragione quando il costo di tale operazione non è affatto trascurabile, sarebbe opportuno farsi prima qualche domanda: quante persone sanno esattamente cosa fa l’Unione per loro e per la città? E quante sono soddisfatte della qualità dei suoi servizi? In altre parole, la collettività sta percependo i benefici dell’Unione e, soprattutto, conosce le ragioni per cui si stanno dando soldi a quell’ente?”.  A porre i quesiti è il consigliere di Cambiamo Luigi di Placido che, intervenendo sull’annunciata assunzione da parte della giunta dell’Unione dei Comuni della Valle del Savio di un direttore generale con uno stipendio di circa 100mila euro, formula alcune inevitabili riflessioni. 

“Poiché la trasparenza, almeno a parole, per Cesena è sempre stato un fiore all’occhiello - si domanda Di Placido - è mai stata fatta una seria customer satisfaction sui servizi dell’Unione per capire se è veramente necessario impegnare tutti quei soldi per un Direttore di un ente (pagato per l’87% dal Comune di Cesena) che potrebbe non venire percepito come utile dai cittadini?”. 

Di Placido ricorda che “l’Unione avrebbe dovuto servire anche ad ottimizzare e razionalizzare funzioni e costi e invece - rileva - in questi anni abbiamo assistito a continui aumenti senza che se ne percepiscano i benefici conseguenti”. 

“Sono anni che sosteniamo che le unioni formate da un comune grande e da comuni più piccoli sono spesso poco efficienti e poco funzionali, perché si trasformano in una sorta di ‘colonialismo burocratico’ nel quale l’ente più grande finisce per pagare quasi tutto, garantendo servizi ma generando anche un controllo amministrativo e politico. Da cesenati potremmo esserne lieti ma, al contrario, vediamo la contraddizione e la pericolosità di questo schema anche per Cesena”.

“Non sappiamo su chi ricadrà ‘l’intuito personale’ del sindaco Lattuca, presidente dell’Unione, anche se qualche voce si rincorre. Di sicuro - anticipa il consigliere di Cambiamo - il risultato sarà che il comune avrà un nuovo Direttore Generale, pagato al 13% anche dagli altri comuni dell’Unione. In pratica, una decisione assunta anni fa (accorpare la funzione in quella del segretario generale) viene d’incanto rinnegata, senza neanche farla entrare dalla porta principale”. Dunque, oltre ad una valutazione di opportunità, secondo Di Placido, esistono anche chiare implicazioni politiche: “Questa Amministrazione - conclude - contraddice se stessa senza neanche avere il coraggio di spiegare chiaramente ai cittadini il perché. Rimane un dato ormai inconfutabile: l’Unione dei Comuni, nata con ben altre finalità (leggi le fusioni degli enti), è sempre più il ‘giardino dei giochi’ del Comune di Cesena”. 

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