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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Nuovo decreto ristori, Marco Di Maio: "Tra rinvio delle scadenze e sussidi accolte le nostre richieste"

Lo afferma il deputato romagnolo Marco Di Maio annunciando i contenuti del nuovo decreto che stanzia ulteriori provvedimenti a sostegno del sistema economico, anche in Romagna

"Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo Decreto Ristori. Sono state accolte molte delle richieste e delle segnalazioni che abbiamo fatto nostre in questi giorni per far sì che venissero ascoltate le voci di moltissime piccole e medie imprese, dei professionisti, dei lavoratori e delle partite iva che più di tutti stanno pagando il prezzo di questa crisi". Lo afferma il deputato romagnolo Marco Di Maio annunciando i contenuti del nuovo decreto che stanzia ulteriori provvedimenti a sostegno del sistema economico, anche in Romagna. 

"Le scadenze fiscali di questi giorni vengono rinviate al 30 aprile 2021 - afferma -, quindi i versamenti del secondo acconto dell'Irpef, dell'Ires e dell'Irap alle attività che nel 2019 hanno conseguito ricavi fino a 50 milioni e subito una perdita di almeno il 33% rispetto al primo semestre 2019 sono rinviati. Lo stesso vale per le attività economiche individuate nel Decreto Ristori Bis e i ristoranti nelle zone arancioni, per le attività chiuse con il DPCM del 3 novembre scorso e per quelle oggetto di misure restrittive nelle zone rosse". 

"È stata approvata anche una indennità di 1000 euro per gli operatori stagionali del settore turistico, degli stabilimenti termali e dello spettacolo - segnala ancora il parlamentare -, e per altre categorie come gli intermittenti; e 800 euro per i lavoratori del settore sportivo dilettantistico. Questo decreto è sicuramente un buon risultato, ottenuto anche grazie allo scostamento di bilancio approvato la settimana scorsa da quasi tutto il Parlamento; ma certo non ci si può fermare qui". 

"Continuiamo a lavorare per ascoltare le esigenze di imprese e lavoratori e, soprattutto - prosegue il deputato - di ciò che si vive quotidianamente sui territori, nella società reale che ogni giorno lotta per andare avanti. Facciamolo mettendo da parte le appartenenze di partito e, almeno in questa delicata fase, coinvolgendo le migliori energie del Paese per uscire insieme dalla crisi. Lo si deve fare a livello nazionale e sarebbe opportuno avvenisse anche a livello locale"
 

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