Nuova rete fognaria di Acquapartita: "Opera strategica, coinvolta la comunità locale"
L'amministrazione comunale di Bagno di Romagna ha risposto all'interrogazione consiliare del gruppo di minoranza “Un bene in Comune” sulla realizzazione della nuova fognatura lungo la SP43.
L'amministrazione comunale di Bagno di Romagna ha risposto all'interrogazione consiliare del gruppo di minoranza “Un bene in Comune” sulla realizzazione della nuova fognatura lungo la SP43.
"La realizzazione della nuova fognatura che collegherà l’abitato di Acquapartita e dei centri abitati lungo la SP43 fino a San Piero in Bagno, per poi confluire in unico flusso al depuratore di Orfio, è un obiettivo di grande importanza strategica, sia per uno sviluppo economico che ambientale, che è stato possibile raggiungere dopo anni di lavoro, programmazione e concertazione con i cittadini. La premessa di tale lavoro trova origine nella situazione in cui l’abitato di Acquapartita si trova da molti anni, per la quale l’intero comparto è “bloccato” a causa dell’assenza di adeguate infrastrutture fognarie, ciò che ne pregiudica lo sviluppo sia in termini di potenzialità abitative che economiche. Proprio per questa ragione le previsioni di ampliamenti edilizi, di nuove edificazioni ed i collaudi delle opere esistenti sono fermi. E’ auspicabile una comprensione condivisa di quanto rilevante e fondamentale è il tema di cui si chiede di discutere, senza necessità di ulteriori spiegazioni al riguardo".
"La gravità del problema - prosegue l'amministrazione comunale - la necessità di superalo e la consistenza delle opere per risolverlo hanno richiesto l’analisi di diverse ipotesi progettuali. Ne sono state valutate molteplici, tra cui anche una che prevedeva un investimento di 1 milione di euro per la creazione di un depuratore all’ingresso di Acquapartita. A seguito di un confronto collaborativo con i cittadini residenti, abbiamo ritenuto che anche tale soluzione fosse inadeguata e non opportuna per il tessuto sociale e residenziale degli abitanti di Acquapartita. Ci siamo pertanto fatti carico di questa posizione ed abbiamo profuso il nostro impegno per una nuova e diversa progettazione, che ha permesso di definire la previsione attuale, che consiste in un investimento di circa 3 milioni di euro e che presenta il pregio di una maggiore utilità per tutto il tessuto socio-economico, con un adeguamento di tutta la rete fognaria agli standard ambientali ed a fronte di un’eliminazione di ogni impatto per i residenti di Acquapartita. Fatta questa doverosa premessa, specifichiamo inoltre quanto segue. A differenza di quanto leggiamo nella Vostra interrogazione, la Comunità locale è stata coinvolta ed avvisata sin dal 2015, con ampi confronti in occasione di ciascun incontro di frazione che teniamo con cadenza almeno annuale e che ci siamo trovati costretti a rinviare solo lo scorso anno a causa del Covid".
"Diverse, invece - si dettaglia - sono le comunicazioni del gestore Hera, a cui avevamo comunque chiesto di coordinare le informazioni di inizio procedura ai cittadini interessati, ma sulle quali non abbiamo un potere di azione e controllo diretto. Per quanto riguarda specificamente gli oneri di allaccio da parte dei privati alla nuova rete fognaria, specifichiamo che ogni intervento di riqualifica ed ammodernamento delle reti fognarie comprende interventi di necessario adeguamento a carico dei privati, al fine di rendere effettivo e completo il miglioramento della gestione dei reflui, nell’obiettivo generale di elevare la qualità ambientale ed ottimizzare il funzionamento della depurazione delle acque. Siamo consapevoli che la spesa da sostenere pesa a carico dei privati, ma siamo altrettanto convinti della grande importanza dell’intervento che genera un miglioramento per la Comunità oltreché un ritorno positivo per gli stessi privati, in termini di regolarità edilizie, capacità espansive e previsioni abitative. D’altra parte, corre il dovere di evidenziare che l’Ente pubblico comunale non può sostenere oneri o spese tecniche per opere private, fra cui – per esempio – anche quelle di allaccio o adeguamento delle fognature. Per equità ed uguaglianza sociale, ricordiamo che lo stesso “schema” è stato applicato in altre precedenti occasioni simili, quali la recente riqualificazione fognaria di Via Marconi, Via della Repubblica e Via Verdi. Con particolare riferimento alle opere di allaccio ed adeguamento private connesse al progetto di riqualificazione della rete fognaria Acquapartita-San Piero, evidenziamo anche che le medesime non devono essere immediatamente eseguite e quindi non devono essere immediatamente sostenuti i relativi oneri e spese. Diversamente, opere e spese devono essere realizzate e sostenute da ciascun privato in occasione del rinnovo della propria autorizzazione privata allo scarico, che ha validità di anni 4 e deve essere rinnovata ad ogni scadenza. Per le autorizzazioni in corso di validità, pertanto, i lavori di ammodernamento saranno da effettuare all’atto del rinnovo concessione. Per completezza di informazione, anticipiamo che è stata prevista la nuova asfaltatura della carreggiata interessata dai lavori di stesura della nuova rete fognaria".