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Novello, Guiduzzi vs Lucchi: "Basta 'scopiazzare' Parma. Progetto insostenibile"

Arriva la risposta della capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio comunale e Cesena e candidata a sindaco, Natascia Guiduzzi, alla lettera che il sindaco le aveva inviato

Arriva la risposta della capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio comunale e Cesena e candidata a sindaco, Natascia Guiduzzi, alla lettera che il sindaco le aveva inviato in merito all'ordine del giorno presentato il consiglio sul progetto Novello. Non mancano le critiche per “la modalità comunicativa e di dialogo con le forze di opposizione che ha messo in campo in questa legislatura, inviando le lettere alla stampa prima che ai destinatari”. Guiduzzi parte dal presupposto che “l'insostenibilità del progetto del nuovo quartiere previsto con il Piano di Riqualificazione Novello, è ormai chiaro a tutti”.

“Ostinarsi a paragonare Parma (amministrata da un cittadino a 5 Stelle) a Cesena, non solo è impossibile ma incomprensibile, se non in una visione di continua contrapposizione e di perenne campagna elettorale.  - scrive Guiduzzi - Parma Social House è un Progetto Integrato promosso dal Comune di Parma per la riqualificazione urbana con una visione ampia legata al risparmio energetico e al rispetto dell'ambiente, il cui aspetto significativo è la fondamentale sinergia creata tra i soggetti del settore edilizio di Parma e l’Amministrazione pubblica.  Non è perfetto, ma Noi del MoVimento 5 Stelle Cesena non ci permettiamo di giudicare il lavoro, lo sviluppo e le esigenze di una città amica, ma diversa da Cesena. A Parma qualche anno fa (quando la giunta "grillina" non era ancora in carica) prendeva avvio un piano ambizioso per la costruzione di 1.050 alloggi destinati, nelle intenzioni degli Amministratori Parmensi all'Edilizia Sociale. Si trattava del primo stralcio di un ambizioso programma di Edilizia Residenziale Sociale per la realizzazione di circa 2.500 alloggi. La giunta Vignali - Lei ricorderà, quella che ha portato Parma sull’orlo della bancarotta - sceglieva lo strumento dei Fondi Comuni di Investimento Immobiliare, con un sostegno forte e trasversale (compreso quello del suo Partito), per il piano di realizzazione del programma di Edilizia Residenziale Sociale, all’insegna del motto di berlusconiana memoria “una casa per tutti””, sottolinea Guiduzzi.

“Il Comune di Parma ha affidato ad una Associazione Temporanea di Imprese (ATI), composta da imprese e da cooperative locali (noi su questo possiamo sicuramente aprire un tavolo di confronto, perchè consideriamo questa visione fondamentale per ridare slancio alle piccole e medie imprese del territorio, oppure di duro scontro se la sua intenzione rimane quella di assegnare le aree alla SGR costituita da Montepaschi e Caltagirone), la realizzazione del progetto su delle aree (probabilmente sette) che la Pubblica Amministrazione, grazie allo strumento urbanistico vigente (POC - Piano Operativo Comunale), ha riservato a questo tipo di intervento. Sorvoliamo che molti alloggi si sono persi per strada, previsti solo sulla carta. La questione assai interessante però, riguarda il prezzo finale delle abitazioni realizzate. C’è una incongruenza, tra il prezzo base al metro quadrato finale (circa 2.000 euro) e quello di convenzione iniziale (1.850 euro, stabiliti anche per il Novello). Ancora più incredibile è che, con i vantaggi previsti a favore delle imprese costruttrici impegnate nel programma, secondo l’ex sindaco di Parma Pietro Vignali si sarebbero dovuti mettere sul mercato alloggi ad un prezzo decisamente al di sotto dei 2000 euro al metro quadrato: «attorno a 1.700 euro» ! E allora? Di cosa stiamo parlando? Questi sono dati che dovrebbero mettere in guardia e non con cui confrontarsi e che, nonostante l'impegno e le capacità della nuova Giunta di Parma guidata da Federico Pizzarotti, sono un pesante eredità”.

“Considerando non paragonabile il mercato edilizio delle due città, lo scopo di un piano ambizioso per un problema grave come quello della casa non dovrebbe limitarsi a paragonarsi a quello che fanno gli altri, a "scopiazzare" e incollare qualche dato in qua e in là. Lo spirito di chi amministra, soprattutto una città straordinaria come Cesena, dovrebbe essere quello di dare la risposta migliore possibile ai cittadini. - sottolinea la consigliera pentastellata - A Cesena il Piano Strutturale Comunale (PSC), per la programmazione edilizia dei prossimi decenni tarda ad arrivare, nessuno ne conosce le direttrici principali, ne tanto meno le previsioni. Solo fumose proposte da campagna elettorale, presentate con "Carta Bianca 1 e 2" e poco altro, con la certezza che di questa programmazione se ne dovrà occupare la prossima Amministrazione. Il Piano Urbanistico del quartiere Novello è un piano di Riqualificazione fuori dalle future previsioni, come lo sono tutte le aree di espansione con le quali Lei solo qualche mese fa ha stabilito accordi per la realizzazione di Edilizia Sociale in cambio di incrementi e miglioramenti edificatori. Per carità, tutto in regola e legittimo, ma per noi completamente sbagliato. Una visione globale davvero troppo confusa. Come per ora nessuna, o veramente poche, le risposte alle richieste di vera Edilzia Popolare, per tutte quelle fasce sociali per cui il Social Housing è comunque irraggiungibile”.

“Per noi, fondamentale e primario quello di realizzare interventi residenziali che arricchiscano la città, prevedendo tipologie semplici e accoglienti, con tutta una serie di dotazioni e servizi che rendano i Cesenati orgogliosi di far parte del tessuto sociale della Città. Integrare questi interventi con un grande parco cittadino, convinti davvero che sia possibile realizzarlo e soprattutto convinti che i Cesenati lo sentano possibile. Quindi no a quartieri dormitorio e a palazzoni alti, perchè, caro Paolo, lei continua a ragionare come se i comparti 2 - 3 - 4 - 5 del Quartiere Novello, fossero cose astratte, per noi invece sono parte integrante di questa inutile colata di asfalto e cemento. - sottolinea Guiduzzi - Per questo noi siamo convinti che la nostra Mozione su "Edilizia Residenziale Sociale e Quartiere Novello", sia molto equilibrata e sostenibile, molto vicina alle domande e alle richieste che i cittadini Cesenati si pongono, che questa sostenibilità abbia causato qualche "mal di pancia" alla sua coalizione. Non entriamo invece nel merito della sua Mozione, che è tutto un trionfalismo e un compiacersi delle scelte fatte e nella quale, di tutti i dati riportati nella sua missiva di oggi, non ve ne si trova traccia. Solo l'apertura di un vero tavolo di confronto sarebbe per noi un buon punto di partenza e l'unica possibilità per valutare il ritiro della Mozione, recependo e ascoltando le reali esigenze dei cittadini. Confrontandosi sul merito, senza necessità di Mozioni congiunte o altre promesse da campagna elettorale, atti concreti, coinvolgendo figure fondamentali come l'ex Sindaco e Amministratore Unico della Società di Trasformazione Urbana "Novello S.p.A" l'Architetto Edoardo Preger (coordinatore della progettazione del Quartiere Novello), convinti che si possa fare tanto e bene per l'area del Novello”, conclude.

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