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Si è spenta a 85 anni l'ex senatrice del Pci Giovanna Lucchi

Si è spenta l'ex senatrice del Pci ed insegnante, Giovanna Lucchi. La salma è stata tumulata nel cimitero di Cesena

E' stata parlamentare per due legislature, la VII e l’VIII, rimanendo in carica dal ’76 all’83. Si è spenta l'ex senatrice del Pci, insegnante e segretaria della Cgil Scuola, Giovanna Lucchi. La salma è stata tumulata nel cimitero di Cesena. Aveva 85 anni e lascia due sorelle e quattro nipoti. Dal 9 luglio 1976 al 19 giugno 1979 è stato membro del Gruppo Comunista. Tra gli incarichi ricoperti nella prima legislatura quello in "Commissione per la biblioteca", e quello nell'undicesima Commissione permanente (Lavoro, previdenza sociale), col ruolo di segretario. E' stata anche membro nella Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi dal 4 agosto 1916 al 10 novembre 1976. Nella VIII legislatura, dal 20 giugno 1979 all'11 luglio 1983, è stata membro nella "Commissione biblioteca" e segretario dell'undicesima Commissione permanente (Lavoro, previdenza sociale).

"Con lei - afferma il sidnaco Paolo Lucchi - Cesena perde una donna intelligente, appassionata, rigorosa, di grande idealità e coerenza. Lo ha dimostrato lungo tutta la sua esistenza: da professoressa del Liceo Classico Monti, dove  ha insegnato fino alla metà degli anni Settanta, trasmettendo ai suoi allievi una preziosa eredità di cultura e valori; in Consiglio comunale, di cui ha fatto parte, come consigliera del Pci, dal giugno del 1975 al luglio del 1976; al Senato dove, prima cesenate eletta in Parlamento, si è impegnata nel corso di due legislature, dal 1976 al 1983, lavorando soprattutto per i diritti delle donne, dei pensionati, dei portatori di handicap. Lo ha dimostrato, infine, al termine di quell’esperienza, quando scelse di defilarsi dalla scena politica, senza rinunciare però all’impegno politico, che la portò ad operare su altri fronti: così, negli anni Novanta è stata  a fianco di Sanzio Talacci fra i fondatori della Federconsumatori e, in quello stesso periodo, partecipò al Consiglio della Consulta del Volontariato di Cesena e Bologna. In questo triste momento, partecipo al dolore dei famigliari e so di farmi interprete dei sentimenti dell’Amministrazione comunale e dell’intera città esprimendo il più sentito cordoglio per la sua scomparsa".

La Cgil di Cesena esprime il proprio cordoglio per la scomparsa dell'ex senatrice. "Giovanna Lucchi ha caratterizzato tutta la propria esistenza nel segno della militanza attiva, per la difesa dei diritti, del lavoro, della questione femminile - evidenzia il sindacato -. Il Suo è l’esempio di un impegno costante, diretto, appassionato che tanto deve insegnarci e insegnare a tutti i cittadini e alle nuove generazioni. La Cgil di Cesena esprime la propria vicinanza alla famiglia". Anche la Fondazione Radici della Sinistra ricorda la figura di Giovanna Lucchi: "Fu con sorpresa che, nei primi anni ’70, i dirigenti comunisti di Cesena videro affacciarsi nella storica sede di Via Chiaramonti Giovanna Lucchi. Per molti era una sconosciuta, ma per chi conosceva il mondo della scuola, Giovanna rappresentava un riferimento culturale di primo piano, anche per quel mondo cattolico di cui era espressione. E’ di quello stesso periodo il suo primo impegno sindacale che, con la nascita del sindacato scuola della Cgil, trova nell’insegnante del Ginnasio una paladina del rinnovamento della scuola da realizzarsi attraverso la sua democratizzazione e l’apertura alla partecipazione delle famiglie.  Numerosi sono i suoi interventi sulla materia riportati su Zona 15 dal 1973 in avanti".

"La guerra del Vietnam e il colpo di stato in Cile contribuiscono alla scelta di Giovanna di schierarsi con la sinistra e, nel giro di poco tempo, nel PCI. Anche da non iscritta partecipa alle iniziative che il partito e l’UDI organizzano sui temi del sociale e dei diritti delle persone, in primo luogo di quelli delle donne - viene ricordato -. Quando nel 1974 decide di iscriversi al PCI lo fa sulla scia dell’elaborazione proposta da Enrico Berlinguer che vede nel mondo cattolico un interlocutore ed un protagonista di rilievo per consolidare e sviluppare la democrazia italiana. E’ in questa fase che Giovanna valuta positivamente l’idea del “compromesso storico”.  Nel settembre del 1974 scrive “ …a questo punto credo che i cattolici non possono restare assenti, chiusi in posizioni spiritualistiche e tanto meno prigionieri di illusioni integraliste che già hanno dato frutti amari”. Prosegue affermando “…la costruzione di una struttura socialista ha bisogno della disponibilità e dell’apporto di tutti gli uomini di buona volontà, laici e cattolici”. In questo suo impegno nel mondo della scuola e nella sollecitazione della partecipazione dei cattolici alla vita della sinistra è accompagnata da altre insegnanti quali Alda Casadei Belletti e Maria Grazia Jandolo. Alle elezioni amministrative del 1975 Giovanna Lucchi è candidata al Consiglio Comunale dove viene eletta. La militanza comunista la esprime anche attraverso suoi precisi e definiti distinguo rispetto ai paesi del blocco sovietico che critica apertamente per i loro comportamenti illiberali. La permanenza in Consiglio dura un solo anno in quanto il PCI cesenate la sceglie quale candidata al Senato della Repubblica dove, eletta, lavora per due legislature".

"Prima donna cesenate in Parlamento, oltre a rappresentare il territorio con rapporti permanenti con le istituzioni locali e i cittadini, che incontra regolarmente nei fine settimana, esplica il proprio mandato in Commissione Lavoro e Previdenza Sociale assumendone la segreteria. Collabora con Tina Anselmi e con Giglia Tedesco nell’elaborazione di una serie di leggi di riforma quali quelle della parità salariale e della tutela della maternità - viene ancora ricordato -. Terminato il lavoro parlamentare si attiva negli organi dirigenti del PCI cesenate dove  si impegna particolarmente sui temi della pace e del disarmo. La sensibilità che la caratterizza sui temi dei più deboli e non protetti la porta a dedicarsi, insieme a Sanzio Talacci, nella costruzione a Cesena, nella Cgil, della Federconsumatori. Vive con estremo travaglio, nel 1989, la decisione di Occhetto di andare allo scioglimento del PCI e, senza particolare entusiasmo milita per alcuni anni nel PDS. Non aderisce al Pd e guarda con interesse l’esperienza di Sel. Come Fondazione Radici della Sinistra abbiamo ritenuto doveroso e importante questo succinto ricordo della compagna Giovanna sperando di aver contribuito a far si che, la sua uscita di scena in punta di piedi, non comporti l’oblio del tempo2. 
 

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