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Morta in ambulanza, Sel: "Questa morte era davvero inevitabile?"

"L'anno scorso una nostra petizione ha raccolto più di 5.000 firme di cittadini di ogni età e di ogni colore politico. Il Signor Sindaco non si è degnato neanche di rispondere"

“Da tre anni (tre anni!) chiediamo che anche al Bufalini sia apprestato il servizio di Cardiologia per tutte le 24 ore del giorno. L’anno scorso una nostra petizione ha raccolto più di 5.000 firme di cittadini di ogni età e di ogni colore politico. Il Signor Sindaco, sempre così pronto a intervenire sui giornali per qualsiasi occasione più o meno seria, con annessa sorridente fotografia di rito, non si è degnato neanche di rispondere, così come il Direttore dell’Asl: senza alcun rispetto né per noi, né per i 5.000 firmatari, pur sempre concittadini cui loro devono rendere conto”: la segreteria di Cesena di Sinistra Ecologia e Libertà, torna l'attacco dopo la vicenda dell'anziana morta in ambulanza nel trasporto tra Cesena e Forlì.

Ed ancora: “A una interpellanza presentata in regione da un consigliere di SEL sull’argomento, l’assessore ha replicato con un capolavoro: una paginetta di burocratese così perfetta che era assolutamente impossibile capirne il sugo, se non il fatto – questo chiarissimo – che Cesena dovrebbe continuare a rimanere senza un servizio di cui sono dotate sia Forlì che Rimini e Ravenna. Un servizio – si badi bene – che il reparto di Cardiologia del Bufalini sarebbe in sostanza già pronto a garantire senza costi aggiuntivi, con le sue attuali strutture e il suo personale”.

“Non siamo davvero interessati a fare dello sciacallaggio sentimentale, né vogliamo buttare in caciara politica la morte delle persone e il dolore delle famiglie. E non abbiamo, ovviamente, le competenze per stabilire se i pazienti che in questi anni sono morti in viaggio verso Forlì si sarebbero potuti salvare avendo il servizio al Bufalini. Riteniamo però di poter porre una netta e semplice domanda al Sindaco e al Direttore dell’Asl circa la sorte di nostri concittadini. La domanda non riguarda tanto la loro morte, ma che essa avvenga nell’ambulanza in corsa verso Forlì: era davvero inevitabile? È davvero inevitabile che gli infartuati muoiano su un’ambulanza in corsa sulla via Emilia verso Forlì, come è accaduto ieri l’altro a una anziana signora? A loro la responsabilità morale di una scelta e di una risposta. Non tanto a noi, ma a tutta la nostra città”, critica Sel.

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