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Mercato Saraceno, incarico ad ex dirigente in pensione? Farneti: "Qualche dubbio c'è"

“Leggiamo - esordisce - che il Comune ha assunto, in seguito a un concorso, una nuova collaboratrice, che, tuttavia, è stata prestata dalla stessa amministrazione, per due giorni alla settimana, al Comune di Gatteo da dove proviene"

Ombretta Farneti, capogruppo di Mercato Saraceno Cambia, non condivide la scelta della Giunta mercatese di riprendere in carico l’ex dirigente dei Servizi demografici e elettorale, in pensione dal luglio scorso, seppure a titolo quasi gratuito, visto che sono previsti il rimborso delle spese documentate e le coperture assicurative, per alcuni mesi. “Leggiamo - esordisce - che il Comune ha assunto, in seguito a un concorso, una nuova collaboratrice, che, tuttavia, è stata prestata dalla stessa amministrazione, per due giorni alla settimana, al Comune di Gatteo da dove proviene. Ma questo servizio a tempo nell’altro Comune dovrebbe già essere terminato il 31 gennaio".

"Quindi perché richiamare l’ex dirigente, la cui presenza potrebbe, in qualche modo, sovrapporsi all’attività della nuova collaboratrice? - si interroga -. Se davvero ci fosse bisogno di altre persone per la mole di lavoro in vista delle elezioni o per altre attività, molto meglio sarebbe riportare a Mercato qualche dipendente del Comune che è andato a ingrossare l’organico dell’Unione dei Comuni. Meglio ancora sarebbe stato, studiando le possibilità che offre la normativa per il 2018, trovare la possibilità di assumere a tempo parziale, come sembra sia previsto per i Comuni nel periodo elettorale, un giovane laureato disoccupato in modo da offrirgli qualche opportunità di formazione. Insomma questa supposta disponibilità a tornare in servizio dell’ex dirigente e la pronta risposta positiva della Giunta Rossi danno da pensare, soprattutto in questa fase”.

“Giustamente - aggiunge Farneti – la delibera di Giunta dove si prevede questo incarico richiama la normativa che vieta alle amministrazioni pubbliche di attribuire incarichi vari a lavoratori già in quiescenza, con la sola eccezione - almeno secondo la delibera - di incarichi a titolo gratuito per non più di un anno. La Giunta, poi, si assume anche tutta la responsabilità politica e amministrativa di questo richiamo in servizio. Tuttavia noi crediamo che si sarebbero potute dare risposte diverse, che investissero sul futuro, all’’interesse dell’amministrazione e della comunità, soprattutto in una fase delicata come quella elettorale. Di qui la richiesta alla Giunta Rossi di una seria riflessione”.

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