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Mercato Saraceno, in consiglio comunale una mozione contro il fascismo

"L’importanza di una mozione contro il fascismo emerge anche perché è dovere delle istituzioni tutelare la storia da qualsivoglia qualunquismo e semplificazione"

Il consiglio comunale di Mercato Saraceno ha votato una mozione proposta dal gruppo di maggioranza Semplicemente Mercato Saraceno al fine di ribadire e rinnovare il rifiuto di qualsivoglia fascismo, invitando i richiedenti gli spazi pubblici a riconoscere l’antifascismo.

"Si tratta di una scelta importante, in quanto per la prima volta nella Valle del Savio viene presa una posizione forte da parte dell’amministrazione comunale nei confronti di movimenti e partiti che non rinnegano, ma al contrario, si ispirano alla retorica fascista, acclamando e glorificando figure come Giorgio Almirante (collaborazionista nazista, fondatore del Movimento Sociale Italiano, autore di articoli razzisti ed antisemiti) o Benito Mussolini in persona. La decisione di presentare tale proposta è stata presa dal gruppo di maggioranza in quanto i Consiglieri, la giunta ed il Sindaco ritengono che sia compito delle istituzioni prendere posizioni contro la crescente ondata di sentimenti revisionisti e negazionisti, contro i crescenti episodi di aggressioni e violenze sistematicamente perpetrati da organizzazioni neofasciste (dal 2014 al 2020 sono 207, l’ultimo caso risale al 9 gennaio 2020)".

"L’importanza di una mozione contro il fascismo emerge anche perché è dovere delle istituzioni tutelare la storia da qualsivoglia qualunquismo e semplificazione: l’equiparazione di fascismo, nazismo e comunismo che sempre più frequentemente emerge è uno dei più evidenti tentativi di riscrivere la storia, di racchiudere e ridurre la sua complessità in uno schema al solo scopo di tirarla da tutte le parti per poi finire in uno strano ecumenismo dove tutto diventa simile, in poche parole vorrebbe dire essere complici di un falso storico e di una semplificazione concettuale di cui l’amministrazione comunale non vuole essere complice. La maggioranza ha deciso di portare avanti questa linea di pensiero anche per la fragilità del suo patrimonio storico-culturale: all’interno del Comune di Mercato Saraceno vi è di fatto il complesso di Paderno (da vari anni inserito tra i Luoghi del cuore del FAI) di cui fa parte anche lo studio che durante il ventennio ha ospitato Arnaldo Mussolini. Luoghi del genere vanno tutelati affinché non siano vittime di strumentalizzazioni ed appropriazioni da movimenti e gruppi di estrema destra. e la mozione del gruppo di maggioranza tutela anche luoghi come questo da tali rischi".

"Fa riflettere dunque, la decisione di astenersi dei consiglieri dell’opposizione. Astensione motivata dalla volontà di non sostituire il termine “fascismo” con “totalitarismo”, racchiudendo dunque in sé quella equiparazione e semplificazione di cui si è parlato poco sopra. Non sono mancate le critiche al gruppo di maggioranza e alla decisione di mantenere separate le complessità storiche e i particolarismi, definendo questa decisione come una “strumentalizzazione politica” e di “antifascismo di parte”. Non si tratta tuttavia di strumentalizzazione o di oscurantismo, ma di riconoscere che il fascismo è stato parte della nostra storia, da cui ci siamo rialzati grazie ai moti di resistenza e di liberazione da cui poi sono nati i valori della nostra Repubblica e su cui si basa la nostra Costituzione. Si tratta di prendere parte, dove per parte si intende tra fascismo ed antifascismo".

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