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Mercato dei prodotti a km zero, Paesani (Sicuramente Gambettola): "Il Comune corra ai ripari"

"Il sindaco che ha una buona idea per ravvivare il centro cittadino deve anche essere in grado di realizzarla e di costruirla insieme a chi deve farsene carico"

“Iniziativa calata dall’alto. Non poteva funzionare". Esordisce così Emiliano Paesani della lista Civica di minoranza Sicuramente Gambettola in merito al mercato di produttori agricoli attivato dal Comune in Piazza Pertini. A marzo 2021 l’Amministrazione Comunale aveva presentato a Gambettola il primo Farmer’s Market destinato ad accogliere i produttori agricoli del territorio con prodotti a km zero. 

“In quei giorni - ricorda Paesani - avevamo assistito alla presentazione della nuova piazza, di quel progetto che poi venne bocciato dalla Sovrintendenza. Avevamo apprezzato l’idea del mercatino condividendone gli obiettivi: valorizzare i prodotti a km 0, favorire il contatto tra produttori e consumatori, garantire l'origine e la qualità dei prodotti, far conoscere le aziende produttrici agricole del territorio. Qualcosa però è andato storto: le modalità di attuazione. Ad agosto l’Amministrazione ha aperto il bando per la presentazione delle domande di assegnazione di un posteggio per il Farmer's Market, previsto per settembre ogni sabato mattina. Poco dopo la scadenza definita si rese necessario riaprire i termini per la presentazione delle richieste, evidentemente sottonumerarie rispetto alle aspettative".

“Probabilmente - ipotizza Pesani - già da quel primo momento è stato chiaro lo scarso interesse dei diretti interessati all’iniziativa. Questo avviene quando le  idee vengono calate dall’alto e non si condividono con i reali protagonisti. Il sindaco che ha una buona idea per ravvivare il centro cittadino deve anche essere in grado di realizzarla e di costruirla insieme a chi deve farsene carico. Fondamentale un contatto forte con il territorio, individuarne le esigenze e poi strutturare l’offerta. Bisogna incontrare le associazioni di categoria, ascoltarle, finanziarle e dare loro mandato e fiducia per la realizzazione organizzativa e pratica".

Paesani pone quindi la questione se "debba essere il sindaco a usare il suo tempo settimanalmente per far funzionare il mercatino del sabato che non decolla. La presenza dei pochi produttori che avevano aderito è man mano sempre più diminuita, fino ad avere alcuni sabati con un’unica bancarella. Al prossimo Consiglio Comunale siamo chiamati a votare il nuovo Regolamento del Green Market. L’Amministrazione intende stravolgere la natura originaria del mercatino aprendolo anche alla vendita di prodotti non alimentari, comunque correlati al cibo e il suo processo produttivo, anche mediante la partecipazione di artigiani, hobbisti ed altri operatori commerciali. Innalza inoltre da 4 a 10 il numero di assenze necessarie per la revoca della concessione  Pur di avere una decina di bancarelle in piazza si continua a procedere in maniera approssimativa e improvvisata, scollegati dai veri bisogni del territorio".

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